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 Home page > Tribuna Libera > Il terremoto... e poi?

Il terremoto... e poi?

Siamo davanti all’esito di elezioni politiche che hanno dato dei segnali significativi. Vediamo alcuni aspetti particolari prima di giungere al punto veramente saliente.

 

1) Tra astenuti, annullatori di schede, schede bianche e voti ad un movimento dichiaratamente anticasta si è arrivati ad una percentuale vicina al 50% (gulp!);

2) Un movimento politico che si presenta per la prima volta, che si è giocato tutto su internet prende nove milioni di voti (gasp!);

3) Un politico nel confronto con 5 anni fa ha perso 6,2 milioni di voti e si proclama vincitore (splash!);

4) Una coalizione che appariva vincente a mani basse si ritrova con un giaguaro che ha ancora le macchie (oh!);

5) Mario Monti prendendo circa il 9% viene definito come bocciato, anche lui è la prima volta che si presenta (e prima ci ha pure messo in mutande), non mi sembra un risultato così scarso purtroppo (bang!);

6) La Lega si ritrova quasi dimezzata, alcuni politiconi da strapazzo, con grande potere, vengono annientati (eureka).

Tracciati questi spunti ora siamo davanti ad uno scenario molto particolare, fatto di un’ingovernabilità (probabilmente voluta) che ha davanti a sé una mina vagante che promette di voler far sparire la corruzione ed i costi della politica, che dice no (e posso condividere questo e quanto prima scritto) all’euro, alla Germania, alla TAV, alla privatizzazione dell’acqua.

Grillo, il M5S vogliono combattere i mali della politica italiana, si tratta però di un sistema ben radicato negli anni che abbiamo visto assorbire tanti movimenti autodefiniti onesti, nuovi, innovativi: alla fine son finiti praticamente tutti davanti ad un magistrato.

Oggi Grillo, il M5S, si propone (concordo, ribadisco) di combattere la corruzione, i costi della politica, belle parole, ma il senso civico non si costruisce nell’arco di tempo di un'elezione, i privilegi da soli non potranno ancora eliminarli.

“Faccio" nel mio piccolo politica da un po’ di anni ormai, la mia lista civica ha fatto opposizione, nel farla ha anche gridato, ma nel frattempo ha creato gruppi di lavoro che studiassero le controproposte, appena passata al governo della città sono divenuti (sviluppandosi in qualità) gruppi che stanno concretizzando le controproposte. Negli anni, 13, di storia di questo movimento si è creata un'ossatura di persone che hanno accumulato esperienza.

Mi chiedo se il M5S abbia mai seguito un percorso simile o se si è limitato a discussioni col bollino via blog. Mi chiedo quanto saranno affidabili in onestà e capacità gli eletti, se siano stati testati (concedetemi il termine)…il rischio che su un carro salga di tutto è sempre concreto.

Me lo chiedo perché, dopo aver urlato, per il M5S è arrivata l’ora dell’azione e della proposta e non potranno sedersi solo in Parlamento a minacciare di “mandarli a casa tutti”, dovranno trovare il modo di farlo convincendoci con delle proposte serie e motivate, perché prima o poi dovranno spiegarci articolatamente come intendono concretizzare i vari punti del loro programma approfondendo i vari temi, quali potrebbero essere: l’economia, la struttura amministrativa dell’Italia, la sanità, la giustizia, i trasporti, il fisco, gli esteri e via dicendo.

Nel pratico, in ogni caso, dovranno strutturarsi, scegliere un'eventuale squadra di governo, i capigruppo in Parlamento, gestire decine di parlamentari. Per esperienza vissuta so che è già difficile governare una città senza improvvisare, figuriamoci una nazione improvvisando.

Non vorrei che tutto questo silenzio (fuori dal blog dai commenti col bollino) non nasconda proprio questo, l’improvvisazione o l’incapacità.

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