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 Home page > Tribuna Libera > Riversare l’energia verso il cambiamento

Riversare l’energia verso il cambiamento

Di questi tempi è lampante un fatto, un dato di fatto, gli esponenti politici sono dipendenza dei cosiddetti “poteri forti”, dell’alta finanza, e dell’Europa che ne è serva.
 

La classe politica italiana, ormai si è tramutata in un piccolo gruppo di persone chiuse nel bunker della conservazione e difesa di se stesse. Hanno ben poche preoccupazioni verso i cittadini e per salvaguardarsi sono disposti ad inventarsi di tutto in barba ad ogni etica, il cittadino ormai per loro è solo una sorta di schiavo da sfruttare, poco interessa la sua sorte, diventi anche un potenziale (o reale, lo dice la cronaca recente e meno) suicida.

Prendo a prestito una frase di Marco Cedolin, esaustiva di un certo tipo di risposta data da connazionali che non ce la fanno più, che rispondono disperatamente con l’unico gesto che il senso dell’onore gli consente; “una massa sempre più compatta d'italiani sembra avere deciso di emigrare in silenzio, alla ricerca non del miraggio di un lavoro, dello status di rifugiato o della pietistica elemosina di una qualche ong, ma semplicemente della pace eterna, lontano da un Paese che ha deciso di negare ai propri figli perfino il diritto a sopravvivere dignitosamente”.

L’onore, l’onestà, i sani principi però, se non si è ancora sull’orlo della disperazione, vanno commutati in ribellione, nella voglia di un cambiamento, nella svolta, nell’impegno pubblico nel cambiare lo stato di fatto delle cose.

Si deve assimilare il concetto che occorre cambiare le regole del mercato (anzi crearne uno nuovo, alternativo), che occorre liberarsi dal gioco di alcuni che azzannano gli altri.

Aspettarsi dal centro del potere un cambiamento è sognare ad occhi aperti, oggi è giunta l’ora di capirlo… anche per i più sordi; il cambiamento avverrà solo se lo si vuole, se si concentrano i sani principi (che contraddistinguono ancora milioni di persone) in un movimento univoco.

I cambiamenti avvengono, possono avvenire, solo dal basso, eclissiamo ogni votazione nazionale ed organizziamo miriadi di movimenti locali che conquistino gli enti locali, mille Sindaci incazzati fanno tremare una nazione, agitano i nervi di ogni despota.

Per chi ha ancora una voglia di cambiamento, un’etica, un orgoglio, un onore, una faccia da voler presentata pulita è ora di finirla di subire, è ora di impegnarsi in prima persona nella cosa pubblica, è ora di pensare che quanto si lascia andare diventa dote del futuro dei propri figli e nipoti.

Rinnovo l’appello: decapitare il Leviatano.

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