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Il sensazionalismo del Giornale di Sallusti

Il Giornale effettivamente ci ha ormai abituati ai suoi titoli sensazionalisti, ma facendo una rapida scorsa tra le prime pagine della nota testata davvero sovviene il dubbio che sorridere non sia sempre la reazione più consona.

Senza addentrarci eccessivamente nell'archivio storico della rassegna stampa della Camera è sufficiente dare un'occhiata alle prime pagine del quotidiano relative ai primi mesi del 2012 per farsi una chiara idea della politica editoriale della redazione di Sallusti.

"L'Europa è loro. Hanno vinto i gay" era il titolo dell'editoriale di Sgarbi che campeggiava appena ieri a caratteri cubitali in apertura; tono a mezza via tra il didascalico e il satirico per la prima pagina del 4 marzo dedicata ai no TAV: "La guerriglia estremista. Altri cretinetti", che fa eco al: "Altro che eroe. Solo un Cretinetti" del 28 febbraio che commentava il tragico episodio del no TAV Luca Abbà in fin di vita dopo una rovinosa caduta da un traliccio dell'alta tensione.

Epica la prima pagina del 27 gennaio: "A noi Schettino, a voi Auschwitz", in risposta ad un articolo del quotidiano tedesco Der Spiegel nel quale si ironizzava sugli stereotipi duri a morire dei popoli europei (qui un nostro articolo in merito). Ah, per inciso: il 27 gennaio era anche la giornata della memoria.

Anche oggi, 15 marzo, Il Giornale non si smentisce e, in merito al terribile episodio dell'incidente del pullman in Svizzera nel quale hanno perso la vita 28 persone tra cui 22 bambini, titola: "Morti 22 bambini. Ma perché Dio si è distratto?". Dicesi ripartizione delle responsabilità...

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