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Il giornalismo d’inchiesta sbarca a Marsala

Quando da ragazzi si sogna di fare il giornalista, si fanno i primi passi, lo sguardo si volge verso in diverse direzioni, due in particolare: l’inviato di guerra e il giornalismo d’inchiesta. Ma è quest’ultimo che, soprattutto in questi ultimi tempi, sembra avere maggiore appeal nel nostro paese.
 
L’immagine del giornalismo, quello vero, spesso infatti è legata indissolubilmente al concetto d’inchiesta. Il giornalista è colui che prima indaga e poi racconta, è colui che scava, ricerca, è l’archeologo della notizia. Ma si fa ancora inchiesta al giorno d’oggi? O, meglio, chi fa inchiesta oggi? Fortunatamente diremo, ce ne sono ancora di veri e propri giornalisti d’inchiesta nonostante le difficoltà, soprattutto economiche che in questi ultimi tempi colpisce il mondo dell’informazione.
 
Per aiutarci a fare una panoramica su cosa vuol dire oggi fare inchiesta e soprattutto chi è che oggi cerca di fare inchiesta, la casa editrice Chiarelettere ha organizzato il I Festival del Giornalismo d’inchiesta, Comune di Marsala, in collaborazione con Sosia & Pistoia, Mismaonda, Communico, che si terrà dall’8 al 10 maggio proprio a Marsala. Il festival, come ogni buon festival che si rispetti vedrà la partecipazione di molti giornalisti, fotoreporter, scrittori, video operatori, con incontri, dibattiti, visioni di documentari, e il tutto tra la gente, dato che sarà il centro storico di Marsala ad ospitare l’evento.
 
Ad aprire il festival sarà Roberto Saviano con un video registrato e poi saranno tantissimi i giornalisti che prenderanno la parola, tra cui: “Antonella Mascali (autore di Lotta civile, testimonianze di familiari di vittime delle mafie), Nando dalla Chiesa (autore del recente Album di famiglia), Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (autori di Profondo nero, libro che ha fatto riaprire il caso Pasolini e di un documentario per la regia di Paolo Maselli con intervista inedita a Pino Pelosi, che sarà proiettato), Giovanni Fasanella e Gianfranco Pannone (autori entrambi del film Il Sol dell’avvenire sulla nascita delle Br, offerto in visione), Gianni Dragoni e Giorgio Meletti (La paga dei padroni, inchiesta sul sistema retributivo degli imprenditori italiani), Luca Rastello (Il mercato sono io, testimonianza sul traffico di cocaina), Ferruccio Sansa e Marco Preve (Il partito del cemento, inchiesta sulla speculazione edilizia in Liguria), Raffaele Oriani e Riccardo Staglianò (I cinesi non muoiono mai), insieme al fotografo Michele Borzoni, Antonio Castaldo (Un Paese di baroni, inchiesta condotta con Davide Carlucci sull’università e i concorsi truccati), Sandro Provvisionato (Doveva morire, sul caso Moro, con Ferdinando Imposimato). Inoltre Marco Travaglio, Vauro, Tano Gullo e Beatrice Borromeo presenteranno in anteprima Italia Annozero,e Oliviero Beha I nuovi mostri” come apprendiamo dal comunicato di Chiarelettere.
 
Ovviamente saranno tantissimi gli argomenti trattati. Si parlerà di mafia e di criminalità organizzata, quindi come non parlare di terrorismo e stragi, servizi deviati, ma anche argomenti come il precariato, gli stipendi d’oro, le vittime della strada, la pedofilia e inoltre del ruolo che l’informazione oggi deve avere, del suo non sottostare alla “censura, ai bavagli e alle leggi liberticide”.
 
Insomma quest’appuntamento sarà anche una sorta di stato generale sull’informazione, suo stato di salute.
 
AgoraVox Italia appoggia quest’importante iniziativa, sperando che possa diventare un’occasione fissa per capire a che punto è l’informazione italiana.
Qui il programma completo

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