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Il decennio perduto della Middle Class statunitense

Qualche giorno fa una M&M’s a cavallo di un elefantino ci ricordava come far ripartire i consumi della classe media americana sia indispensabile al far ripartire l’economia affermando che la stessa classe media è in via di estinzione – ma come sta la middle class americana?

Ricordiamoci che mentre i candidati alle presidenziali 2012 preparano i discorsi finali per la middle class americana, corteggiano un gruppo che ha sopportato la perdita di un decennio di benessere economico. Dal 2000, la middle class si è infatti rimpicciolita, ed il reddito ed il benessere generali del gruppo sono crollati, togliendo gran parte – ma assolutamente non tutta – della fiducia nel futuro che l’ha sempre caratterizzata [almeno queste sono le conclusioni di una ricerca del Pew Research Center a livello nazionale che ha studiato 1287 adulti autodefinitisi appartenenti alla middle class, fornita dal Centro di Analisi dei Dati del U.S. Census Bureau and Federal Reserve Board of Governors].

L’85% del campione ha dichiarato che è oggi rispetto a dieci anni fa è più difficile per le persone appartenenti alla middle class mantenere il loro standard di vita. Di quelli che la pensano così, alla domanda Dove ricade la colpa delle difficoltà della middle class negli ultimi dieci anni, e quanto ritieni responsabile ciascuna opzione (molto, poco, per niente)? Il 62% ha dichiarato che “gran parte” della responsabilità ricade sul Congresso, il 54% ritiene che ricada sulle banche e le istituzioni finanziarie, il 47% le grandi corporation, il 44% l’amministrazione Bush, il 39% la competizione con gli stranieri ed il 34% l’amministrazione Obama. Solo l’8% ha dato la colpa a se stesso.


Diminuisce la mediana del reddito familiare di livello medio: Il patrimonio personale netto crolla ($ 2011)
La loro visione pessimistica sulla situazione economica arriva alla fine di un decennio nel quale, per la prima volta dalla fine della II Guerra Mondiale, il reddito familiare medio ha subito un declino per gli americani su tutti i livelli di reddito. Ma il livello di reddito medio è l’unico ad essersi ridotto anche come grandezza, un trend ininterrotto durante gli ultimi quattro decenni.
 
Nel 2011, questo livello di reddito medio includeva il 51% di tutti gli adulti – nel 1971, usando gli stessi limiti di reddito, ne includeva il 61%.

Questo “decennio perduto” è andato addirittura peggio per quanto che riguarda la perdita di patrimonio: la mediana di reddito è calata del 5%, ma la mediana di patrimonio è crollata del 28%: da 129.582$ a 93.150$.


Ma come percepisce il suo futuro un appartenente alla classe media? Dipende dalla parentesi temporale considerata – sul breve periodo la loro valutazione è tendenzialmente negativa. Considerato l’arco temporale di una vita intera, la valutazione è positiva, anche se in percentuale minore rispetto al passato.
La Grande Recessione è ufficialmente finita tre anni fa, ma la maggior parte degli americani appartenenti alla middle class si sente tuttora schiacciato dalla crisi – il 62% ha dichiarato di aver dovuto ridurre le spese familiari perché le disponibilità erano contenute, rispetto al 53% nel 2008. Se invece andiamo a considerare il lungo periodo, le valutazioni sono migliori – il 60% dichiara che il suo standard di vita è migliore di quello dei loro genitori alla loro età, il 24% dice che è lo stesso e solo il 13% dice che è peggiore.

In tutto questo, l’idea che il duro lavoro paghi in termini di reddito e benessere sta subendo un duro colpo: contrariamente al 68% registrato nel 1994, ora solo il 63% degli intervistati dichiara di essere convinto del fatto che il duro lavoro sia ripagato dal successo – differenza ancor più sostanziale con il picco del 1999 (74%).

Qual è l’indicatore della fiducia nelle possibilità economiche future? Il 23% ha piena fiducia nel fatto di avere abbastanza entrate per potersi permettere una buona pensione, il 43% è abbastanza fiducioso e “solo” il 32% dichiara di essere poco o per nulla fiducioso in quella possibilità.

Tutto considerato, possiamo dire che esiste una correlazione fra percezioni economiche come quelle che abbiamo appena analizzato, e l’affiliazione politica?

Innanzitutto, il 50% degli appartenenti alla classe media si dichiara Democratico, paragonato al 39% Repubblicano e ad un 11% che non prende posizione – questa appartenenza è significativa soprattutto perché spesso le attitudini e le percezioni economiche degli intervistati cozzavano con le loro reali situazioni economiche. Gran parte dei gruppi demografici che hanno temuto il peggio durante la recessione (individui di età 18/24 anni, afroamericani, ispanici) rilasciano le affermazioni più positive riguardanti la propria mobilità economica, le prospettive economiche dei figli ed il futuro economico della nazione. Sono – guarda un po’ – gruppi fortemente Democratici e supporter del Presidente Obama.

Esiste quindi “il” candidato ideale nella mente della middle class? Mentre la campagna si avvia alla sua conclusione, nessun gruppo è stato oggetto di tanti tentativi di conquista elettorale quanto questo – e no, per ora non esiste “il” candidato prescelto, anche se Obama pare essere lievemente in vantaggio su Romney.

Circa la metà (52%) degli interpellati ha dichiarato di credere che un secondo term per Obama aiuterebbe la middle class – mentre c’è una variazione molto più significativa quando si chiede chi verrebbe maggiormente aiutato dalle politiche di Obama (verde scuro) e di Romney (verde chiaro), tra i ricchi o i poveri con 2 semplici domande: “chi favorirà i benestanti?” e “chi privilegerà i poveri?”

Quale il futuro voto della classe media americana, quindi? Romney dovrà sudare per conquistarsi questa fetta di elettorato – e per ora non sta andando benissimo – e Obama per difenderla dovrà dimostrare che il famoso “we will remember that there is something happening in America, that we are not as divided as our politics suggests, that we are one people, we are one nation; and together, we will begin the next great chapter in America’s story with three words that will ring from coast to coast, from sea to shining sea – Yes. We. Can. non debba passare alla storia come uno “Yes, we could. But we didn’t.”

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