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Il popolo di Berlusconi

Le fortune politiche del premier e la grandezza del suo impero, non nascono con la comparsa di Forza Italia nel 1994, ma hanno radici più lontane.

Il berlusconiano ha cominciato la sua gestazione già nel 1978, quando Berlusconi ha rilevato Telemilano, che diventerà Canale 5 e, più tardi, Italia 1 e Rete 4. Non va dimenticato in questo parto la grossa mano di Bettino Craxi che, con decreto legge, legalizzò la situazione di Fininvest, dopo che alcuni pretori avevano oscurato le reti di Berlusconi per violazione della legge che proibiva alle reti private di trasmettere su scala nazionale.


La successiva legge Mammì nel 1990, stabilizzò le situazione  rendendo definitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati. E’ con le sue emittenti TV che Silvio ha allevato il suo popolo di elettori. Grazie alle sue capacità imprenditoriali egli è riuscito a costruire un impero dell’informazione, dell’opinione e dell’intrattenimento, che comprende giornali, riviste, aziende di produzione cinematografica e soprattutto le più importanti reti della televisione privata. Come conseguenza, decenni di becera televisione, imitata anche dalla TV pubblica, di erronei modelli proposti quotidianamente, di programmi di “pacchi” e soldi facili, processi infiniti di “porta a porta”, X factor e via così, hanno confezionato il nuovo italiano medio che vota, di conseguenza, svuotato di ogni ideologia.

Da molti anni l’impero del premier esercita la sua influenza sugli italiani modificando la società spettacolarizzando di continuo tutto ciò che è superfluo e appariscente. I suoi valori negativi sono presentati come normalità. Il berlusconiano ha sostituito ai valori tradizionali, antivalori come l’edonismo, il denaro, il potere, la volgarità, l’assenza di ritegno, la brama consumistica e l’opportunismo. E all’italiano che già non brilla per senso civico, non pare vero che il Presidente del Consiglio giudichi corretto non pagare le tasse, che attacchi magistratura e giornali. Al senso civico e al senso di appartenenza a una società di eguali, si sovrappongono atteggiamento mafioso e malgoverno. Vivendo in un contesto simile, anche un individuo dotato di un alto senso civico e morale rischia di comportarsi in modo non cooperativo, non rispettando le leggi, agendo con egoismo. Berlusconi, grazie alla sua potenza mediatica, è sempre al centro dell’attenzione. Anche il suo privato, fatto diventare pubblico ad arte, gli serve per portare la sua persona al livello dei suoi sostenitori, dalla casalinga al manager.

Lui è come ognuno di noi, non ha segreti per nessuno, ognuno di noi può diventare come lui
. Con televisione e stampa al suo servizio, ha costruito l’italiano tipo che non fa alcuna fatica a riconoscerlo come il leader da imitare e che lo rappresenta più di ogni altro. Tutto ciò dimostra come sia possibile che anche moderne società democratiche diventino malate, se permettono che un uomo acquisisca  enorme potere sfruttando le proprie potenzialità mediatiche. Non sarà facile ricostruire il capitale sociale distrutto in questi anni e ci vorranno decenni per riportare il sistema di valori nell’alveo universalmente riconosciuto.

Commenti all'articolo

  • Di Poetto (---.---.---.228) 16 giugno 2009 11:39

    In altri tempi persone come Berlusconi non sarebbero arrivati al governo.
    La considerazione della vita politica, del fare politica alla fine dell’ottocento inizi novecento era molto diversa da quella attuale, anche se all’epoca non mancavano gli scandali e certi atteggiamenti furbetti.
    Ora tutto, o quasi, è permesso.
    Davanti ad evidenti conflitti di interesse, davanti ad un presidente dal passato oscuro come la notte, ebbene la gente sembra cieca, sorda e muta.
    Anche chi avrebbe dovuto fare opposizione non sembra sia stato all’altezza.
    A volte, visto il personaggio, mi viene quasi il sospetto che Silvio sia lì dove sia perché qualcuno ce l’ha messo...in situazioni "normali" una democrazia sana non avrebbe mai permesso un fatto del genere.
    Avendo poi a disposizione un potere mediatico, finanziario etc enorme, questi riesce ad autoalimentare il suo status.

    • Di GF (---.---.---.100) 16 giugno 2009 14:55

      Caro Poetto, quello che penso io è che la gente ha cominciato a staccarsi dalla politica quando la sua situazione sociale ha imposto altre priorità rispetto a quella di fare "politica".
      Oggi quello che interessa è come arrivare a fine mese.
      Chi è in queste condizioni, nn può interessarsi ad altro.
      La situazione odierna credo sia stata creata apposta per questo.
      Gente insicura che viene "rincoglionita" con la promessa di più sicurezza, gente povera che viene "rincoglionita" con la promessa di più ricchezza.
      Oramai la gente vive di promesse e abbiamo come Presidente del Consiglio il più grande racconta palle che l’Universo abbia mai visto.
      Tenere la Popolazione in questo stato e non fare nulla per migliorarlo è nei piani di Loggia P2.
      E’ una Popolazione più malleabile, più controllabile, più morbida rispetto alla Borghesia acculturata.

      Credo che Berlusconi sia lo specchio (è brutto dirlo) di questa Italia cresciuta a tette-culi-danaro, passando dal Drive-in a tutti gli altri programmi monnezza, fino ad arrivare a "Uomini e Donne", misero teatrino da 4 soldi che riscuote un grande successo tra i giovani imbesuiti da una Società consumistica votata al "bello ma vuoto" piuttosto che al "brutto ma pieno".....sono più per il superfluo che per l’utile.

      Non è solo colpa dei media però, non è solo colpa dei giornalisti servi e non è nemmeno colpa della televisone, la colpa più grande ce l’hanno i cittadini e, per quello che posso vedere io, la colpa più grande ce l’ha quella fetta di popolazione (Politici) che potevano fermare tutto, ma che non l’hanno mai fatto!
      Questi devono essere consapevoli di aver aiutato il Regime che si sta instaurando, senza gridare ora allo scandalo, ma guardandosi allo specchio dicendosi "io avrei potuto farmarlo e non l’ho fatto, sto togliendo il futuro ai miei figli e ai miei concittadini".
      Purtroppo non credo sia una cosa che faranno in molti, perché tra Destra, Sinistra e Centro sono tutti della stessa pasta.

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