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Horcynus Festival 2010

Inizia oggi e per una settimana - dal 17 al 24 agosto - illuminerà la Cariddi del mito: l’Horcynus Festival che presenta un programma ricco di interessanti eventi che incrociano il cinema, la musica, il teatro, la letteratura.

 

Al Parco culturale Horcynus Orca di Capo Peloro (Messina), la rassegna dedicata alle arti del Mediterraneo vedrà un costante dialogo tra diverse forme d’arte e di linguaggi e una serie di intriganti eventi collaterali quali convegni, laboratori, seminari interdisciplinari e incontri con i protagonisti del festival.

L’idea di fondo è la contaminazione culturale dell’area del Mediterraneo. Ma non solo: il tema portante di quest’anno è la riconciliazione, intesa sia nella sua dimensione locale sia in quella che internazionale, con l’obiettivo puntato sulla Sicilia, ma anche su Iran, Iraq e sui paesi della ex Jugoslavia.

Si parte oggi con la proiezione del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, vincitore del Premio Horcynus Orca 2010 (premiato anche per il suo successivo film, “L’uomo che verrà”, in programma il 20 agosto). A seguire il concerto di apertura del festival con i Nemas Project, formazione di musica etnica il cui leader, Nello Mastroeni, era colonna portante dei messinesi Kunsertu, una delle prime formazioni italiane di world music.

Per la sezione teatrale “MigrAzioni tra terre e mare” l’esordio all’Horcynus Festival è invece affidato al Teatro delle Rane con uno spettacolo di marionette, ombre e videoproiezioni intitolato “Il figlio della pioggia d’oro”. Nei giorni successivi seguiranno “La fuga di Enea” di Vincenzo Perrotta e una lettura de “L’ultimo inganno – Un’altra Iliade” della compagnia Mana Chuma.

La programmazione cinematografica si dividerà in due rassegne intitolate “Arcipelaghi della visione” e “Mare di cinema arabo” con la proiezione di film su Iran, Iraq e, Balcani. Tra questi i due documentari del regista serbo Pregrad Delibasic, “Mostar – storia della città divisa” ed “Esame di maturità”, e il film iraniano “Kick Off” di Shawkat Amin Korki.

Molto interessante poi la sezione di tre documentari dedicati al rapporto tra la Sicilia e la letteratura, con la presenza di Franco Battiato che il pomeriggio del 24 agosto presenterà il suo lavoro su Gesualdo Bufalino, “Auguri don Gesualdo”. Ci saranno anche lo scrittore Vincenzo Consolo, in occasione della proiezione del documentario a lui dedicato (“L’isola in me”) e il regista Salvo Cuccia con “Ce ne ricorderemo di questo pianeta” dedicato alla figura di Leonardo Sciascia.

Tra gli eventi internazionali, poi, spicca un evento speciale rappresentato da una serata tematica sul movimento musicale giovanile iraniano con la proiezione de “I gatti persiani” del regista Bahman Ghobadi, un film che racconta la storia sotterranea e clandestina della formazione di un band musicale a Teheran. Alla proiezione seguirà il concerto dei Karma, una delle formazioni musicali iraniane fuoriuscite perchè perseguitate dal regime. Alla stessa band verrà poi consegnato uno speciale premio Horcynus Orca in rappresentanza di tutto il movimento musicale giovanile iraniano in lotta contro il regime.

Per la sezione musicale “Musica nomade”, oltre al concerto dei Nemas Project, interessante anche la performance del musicista/chef ungherese Janos Hasur che darà vita il 22 agosto alla collaudata “formula” Gulash-Violino, portando in scena un repertorio meticolosamente scelto dalla sua terra natale.

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