Grecia: il concerto è chiuso, il balletto continua

Tutto finito, la Grecia ha ricevuto il piano di aiuti dalla Trojka e i creditori le hanno accordato un corposo sconto sui titoli, con un articolato swap: chi detiene titoli greci si ritroverà una riduzione del 53,5% del valore, i suoi titoli verranno infatti sostituiti con nuovi titoli greci tra gli 11 e i 30 anni per il 31,5% del valore ed il restante 15% in titoli EFSF a due anni. Faccenda chiusa, si volta pagina. O forse no…
Alcuni investitori ora temono che la Grecia violerà presto gli accordi legati alla concessione degli aiuti: haircut con PSI (che cos’é?) e 130 miliardi di € necessari a non arrivare il 20 marzo senza capacità di rimborso. Il piano dovrebbe portare la Grecia ad avere nel 2020 un debito/PIL al 120% (massimo 120,5%), ma le stime uscite nei giorni immediatamente precedenti la stipula dell’accordo vedono il debito/PIL greco giungere a 129% dall’attuale 160%. Troppo poco, secondo molti, per pensare ad una Grecia finanziariamente autosufficiente: tra recessione, elezioni e disordini sociali, molti investitori iniziano a considerare l’ipotesi che gli aiuti concessi verranno ritirati.
Potremmo sospettare, piuttosto, come abbiamo fatto in altre occasioni che prima del 2020 l’haircut non si dimostri sufficiente e se ne renderà necessario un altro, tanto ora c’è la CAC ed é tutto più semplice…
Ma che cos’é la CAC?
La Clausola di Azione Collettiva consente ad una maggioranza di creditori (il 66,6%) il diritto di stabilire un haircut del valore dei titoli applicabile a tutti, senza che il debitore si dichiari insolvente.
Acquistare CDS -capirete bene- diventa abbastanza superfluo: chi sarà in affanno finanziario dovrà solo avvisare i suoi creditori e dare a intendere alla maggioranza di loro che è meglio che rinuncino a parte dei loro crediti, a quel punto solo la ristretta minoranza contraria all’haircut potrà appellarsi ai CDS e chiedere un rimborso.
Emettere CDS sembra che sarà un business molto poco fruttuoso negli anni a venire, anzi verosimilmente ora gli operatori procederanno ad un sell-off e noi, vedendone scendere il valore, ci chiederemo se la situazione si stia risanando.
Oltretutto pensavo, al di là dei titoli greci per i quali la CAC viene attivata subito, per tutti gli altri Paesi l’attivazione della CAC scatta dal 2013. Pensate a che valore relativo hanno le emissioni di quest’anno e quelle precedenti, prive di questa clausola di subordinazione: gli operatori cercheranno di accaparrarsi i titoli della vecchia edizione, che diventeranno sempre più “pezzi da collezione” e anche lì, vedendo salire i prezzi, ci chiederemo se davvero la situazione si stia risanando.
Per fortuna che certe domande ce le facciamo oggi, così evitiamo di arrivare impreparati e subire passivamente ciò che l’oste ci darà da bere…
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