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Gianluca Bracca

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  • Di Gianluca Bracca (---.---.---.170) 15 maggio 2009 19:31

    In effetti dal titolo si è portati a pensare che si parli degli scout italiani, che non ho ancora visto armi alla mano fino ad oggi. Lo cambierei, se non altro per evitare ulteriori critiche ad un articolo che merita interesse visto che descrive un pezzo di USA a noi sconosciuto.

    Per quanto riguarda l’Italia, più che dell’evoluzione degli scout mi preoccuperei di tutto il resto, non credo che vedremo "ronde" di scout in pantaloncini per le strade in servizio d’"ordine": ne vediamo delle altre semmai, sdoganate proprio i questi giorni da una politica sempre più malata dentro e che è stata capace in pochissimi anni di dissolvere anche la nostra proverbiale ospitalità, amicizia e tolleranza. E’ preoccupante lo sbandamento che stanno provocando a tutti gli italiani fomentando l’odio e il razzismo.
    Diamo voce se riusciamo a chi non ce l’ha, manca questo in Italia...
    Diamo ad esempio diffusione di documenti come questo:
    http://current.com/items/89311841_manifesto-degli-scienziati-antirazzisti-2008.htm
    scritti e condivisi da persone di scienza e di buon senso.

    Non fuorviare anche tu l’attenzione con un titolo simile. Facciamo capire le cose come stanno, almeno su questo mezzo di informazione che è internet... è un invito.
    saluti

  • Di Gianluca Bracca (---.---.---.28) 30 marzo 2009 20:29

    Aggiungo il mio ’soldino’:

    Per il Bene Comune

    • fuori dall’idelogia, è necessario fare un passo indietro per tentare di ripristinare una situazione sfuggita di mano a chi l’ha orchestrata e diretta;
    • fuori dal sistema dei partiti, tutti e dell’organizzazione assolutamente non democratica che praticano;
    • dentro l’ambiente e per l’ambiente, coscienti del fatto che è il solo posto in cui viviamo e dovremmo vivere per le prossime generazioni: oggi ne stiamo facendo uno scempio immane e nessuno è intenzionato ad invertire rotta;
    • per l’applicazione della Costituzione Italiana e della Carta universale dei diritti dell’uomo;
    • che applica forme di partecipazione democratica al progetto politico per il paese, ragionando sui temi reali che rendono la vita dei cittadini sempre meno dignitosa.

    L’invito non è quello di votare, ma di partecipare per ampliare e migliorare le proposte ed informare sulle questioni reali, sempre più spesso lontane dalle ’agende’ dettate da chi può permettersi con milioni di euro di tenere mediaticamente sotto scacco l’intero paese per un congresso di partito.

    http://www.perilbenecomune.org
  • Di Gianluca Bracca (---.---.---.212) 28 marzo 2009 15:31

    L’Ex Ministro della Sanità, Umberto Veronesi -tra i più fervidi ed efficaci sostenitori dell’incenerimento- riceve finanziamenti, tramite la sua fondazione "Fondazione Veronesi", da Veolia e non solo. E’ immediato consultare la pagina dei partners del sito della Fondazione per verificare che i maggiori players del business dell’incenerimento, dell’energia, delle costruzioni, delle banche finanziatrici, dell’editoria e dei media (ciascuno a sua volta con rappresentanze politiche inserite nei posti chiave delle istituzioni ed amministrazioni pubbliche), sono coloro che fanno sì che un Ministro della Salute Pubblica, ’illustre’ uomo di scienza, abbia enormi pressioni sul merito delle azioni, dei modi e delle dichiarazioni che attua nelle varie e numerose sedi in cui il professore è accreditato a proporre, decidere o divulgare.
    Tutto questo succede all’insaputa di milioni di italiani, convinti -da lui e da tutta la propaganda degli attori di cui sopra- che da una monumentale colata di cemento armato e metallo, qual’è un inceneritore (e qualcuno si chieda chi produce il cemento, chi fornisce i mezzi meccanici, e via discorrendo, potrebbe forse incappare nei medesimi soggetti e/o collegati/controllati...) esca aria di montagna e nient’altro.
    Nessuno, professore compreso, spiega alla maggioranza degli italiani che un’incontrovertibile legge della natura fa sì che la materia non possa essere distrutta, ma solo trasformata in qualcosa d’altro: cosa? Un mucchio di materia che contiene un mix di migliaia di sostanze, frutto della combustione ad altissime temperature di... tutto! a varie dimensioni: dalle polveri utrafini, a quelle sottili, alle ceneri. Dove, magicamente, spariscono, visto che non si possono distruggere? Di recente hanno approvato norme per mettere le ceneri negli asfalti e nelle costruzioni, oltre a quelle che già prendono il ’volo’ da quei ’trasparenti’ camini (quelle polveri sono così piccole da risultare invisibili all’occhio umano, ma esistono e sono pericolosissime). Chi racconta al paese che è ’vitale’ considerare questo aspetto della pratica per ’volatilizzare’ i rifiuti?
    Siamo in mano a dei predoni e continuiamo imperterriti a stare al loro seguito lasciandoli ai loro posti votandoli e rivotandoli negli anni.

  • Di Gianluca Bracca (---.---.---.212) 28 marzo 2009 14:11

    Non riesco a cogliere, nell’articolo, una risposta ad una domanda da me mai posta nel tuo scritto precedente.

    Sono d’accordo invece con l’analisi della situazione disastrosa in cui già versiamo e che vediamo aggravarsi di giorno in giorno sui temi della cultura, della scienza e più in generale dell’ignoranza che attanaglia il paese, ben coltivata da chi muove le redini per poter continuare imperterrito le proprie deleterie azioni nella catalessi generale del paese "delle veline e dei grandi fratelli" (ed aggiungo del "pallone").

    Concordo meno sull’inutilità del "nostro" ragionare fuori dalle imposizioni/imposture di ’regime’ elaborando proposte che, con grande sforzo, si cerca di portare alla luce e far conoscere: insomma, voglio solo ribadire che NON TUTTO E’ PERDUTO.
    Esistono ampie fasce di popolazione che non sono cascate nel tranello ipnotico del bipartitismo o del ’meno peggio’. Ampie fasce di popolazione che continuano, in misura crescente, a praticare forme democratiche di discussione e di proposta sui temi reali del paese e che quotidianamente lavorano affinchè la partecipazione sia sempre maggiore.
    Molto realisticamente, tutti siamo coscenti del fatto che la strada è un’enorme salita, ma nessuno è scoraggiato nel percorrerla. La speranza è che, crescendo, ne possa nascere una forza politica ’efficace’ ed impostata alla massima serietà e buon senso: in fondo basta leggere lo Statuto e l’Etica del movimento per ritrovarvi princìpi e modi che, mi auguro, la maggioranza degli italiani vorrebbero vedere applicati nella gestione della cosa pubblica.
    Saluti.



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