• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > VEOLIA. Dal "pizzo" dell’acqua al furto di territori Palestinesi

VEOLIA. Dal "pizzo" dell’acqua al furto di territori Palestinesi

Veolia è la multinazionale francese che da qualche anno ha invaso l’Europa comprando azioni di maggioranza di aziende di servizi essenziali come acqua (aumentandone le tariffe anche del 1000%. Vedi Aprilia); rifiuti, costruendo termoinceneritori in tutta Italia - finiti sotto inchiesta per la manomissione dei sistemi di monitoraggio e per aver bruciato presunte sostanze nocive (vedi Pietrasanta e Brindisi e altri ancora) -. Veolia, dicevo, non è solo questo.

Veolia, oltre a comprare la tua acqua, a vendertela maggiorata del 1000% e oltre ad avvelenare l’aria che respiri - attraverso i termoinceneritori - : è complice con gli israeliani, dellinvasione e sottrazione dei territori palestinesi ad est di Gerusalemme, tramite la sua flotta di mezzi di trasporto con cui introduce viveri, mezzi e persone.


La "rapina" della terra che appartiene ai Palestinesi (Cisgiordania) effettuata da questa multinazionale vìola delle precise regole che le compagnie transnazionali devono rispettare: la "Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale" (2000), "Norme delle Nazioni Unite sulla responsabilità delle imprese transnazionali" (2003), "Linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali" (2000), comprese le linee guida in materia di zone di governance debole e il "Global Compact delle Nazioni Unite" (2000).

Una compagnia da tenere sott’occhio!

Commenti all'articolo

  • Di Gianluca Bracca (---.---.---.212) 28 marzo 2009 15:31

    L’Ex Ministro della Sanità, Umberto Veronesi -tra i più fervidi ed efficaci sostenitori dell’incenerimento- riceve finanziamenti, tramite la sua fondazione "Fondazione Veronesi", da Veolia e non solo. E’ immediato consultare la pagina dei partners del sito della Fondazione per verificare che i maggiori players del business dell’incenerimento, dell’energia, delle costruzioni, delle banche finanziatrici, dell’editoria e dei media (ciascuno a sua volta con rappresentanze politiche inserite nei posti chiave delle istituzioni ed amministrazioni pubbliche), sono coloro che fanno sì che un Ministro della Salute Pubblica, ’illustre’ uomo di scienza, abbia enormi pressioni sul merito delle azioni, dei modi e delle dichiarazioni che attua nelle varie e numerose sedi in cui il professore è accreditato a proporre, decidere o divulgare.
    Tutto questo succede all’insaputa di milioni di italiani, convinti -da lui e da tutta la propaganda degli attori di cui sopra- che da una monumentale colata di cemento armato e metallo, qual’è un inceneritore (e qualcuno si chieda chi produce il cemento, chi fornisce i mezzi meccanici, e via discorrendo, potrebbe forse incappare nei medesimi soggetti e/o collegati/controllati...) esca aria di montagna e nient’altro.
    Nessuno, professore compreso, spiega alla maggioranza degli italiani che un’incontrovertibile legge della natura fa sì che la materia non possa essere distrutta, ma solo trasformata in qualcosa d’altro: cosa? Un mucchio di materia che contiene un mix di migliaia di sostanze, frutto della combustione ad altissime temperature di... tutto! a varie dimensioni: dalle polveri utrafini, a quelle sottili, alle ceneri. Dove, magicamente, spariscono, visto che non si possono distruggere? Di recente hanno approvato norme per mettere le ceneri negli asfalti e nelle costruzioni, oltre a quelle che già prendono il ’volo’ da quei ’trasparenti’ camini (quelle polveri sono così piccole da risultare invisibili all’occhio umano, ma esistono e sono pericolosissime). Chi racconta al paese che è ’vitale’ considerare questo aspetto della pratica per ’volatilizzare’ i rifiuti?
    Siamo in mano a dei predoni e continuiamo imperterriti a stare al loro seguito lasciandoli ai loro posti votandoli e rivotandoli negli anni.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares