• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > G8: forum informale fra amici con i problemi rimasti irrisolti

G8: forum informale fra amici con i problemi rimasti irrisolti

Forum informale fra amici con un costo economico altissimo e i disagi patiti dalla popolazione Aquilana e Romana. I problemi che affliggono il mondo sono rimasti sul tappeto irrisolti.

In modo informale, sul G8 si è abbassato il sipario, i disastri del sistema finanziario mondiale, quello del terremoto e la povertà nel mondo rimangono.

L’incontro informale alla quale hanno partecipato 39 nazioni, come dice il Presidente del Consiglio l’equivalente del 90% dell’economia mondiale, non ha il potere di rimuovere queste rovine.
 
Infatti, questa Istituzione nasce come forum informale dove i grandi della terra possono scambiare idee e opinioni senza il condizionamento del protocollo.
 
È difficile immaginare un evento informale al quale partecipano 39 Paesi con al seguito burocrati, guardie del corpo e una schiera di giornalisti.
 
Non sarebbe più opportuno che i grandi della terra si ritrovassero presso le Nazioni Unite dove tutti i paesi sono rappresentati? Perché spendere denaro pubblico per incontrarsi in giro per il mondo, quando esiste un’istituzione creata appositamente per queste occasioni. Al contribuente interessa molto di più questo punto.
 
Che i discorsi informali che si potranno attuare forse nel 2050 come l’80% di emissione dei gas serra in meno, interessano molto meno l’opinione pubblica.
 
Per il G8 del 2000, quando il tema riguardava la povertà in Africa, il Giappone spese 750 miliardi di dollari; se questa cifra fosse stata spesa per la povertà, forse oggi potremmo non avere 1,2miliardi di poveri, ma molti di meno.
 
Calcolare la cifra spesa per il G8 a l’Aquila e la Maddalena ci resta un po’ difficile, ma sempre di sodi pubblici parliamo.
 
Se a questa cifra approssimativa di 150 milioni di euro, aggiungiamo anche il disagio dei cittadini aquilani nelle tende, delle forze dell’ordine che hanno dovuto svolgere il servizio anche in posti dichiarati pericolanti dai Vigili del fuoco, mettendo a rischio la propria vita per garantire la sicurezza ai potenti della terra, i volontari che si sono trovati a fronteggiare due emergenze e alcuni romani che si sono trovati prigionieri dai manifestanti violenti e dalle forze dell’ordine. Ci restano solo le foto delle first lady che giravano per la capitale scortate da eserciti di Forze dell’Ordine venuti da tutta Italia per l’evento, la passeggiata di circa un quarto d’ora sulla A24 di un potente della terra, creando chiaramente problemi al traffico e alla sicurezza. e il siparietto della penna che cade e la sicurezza reattiva allontana il Presidente dal luogo, ispezionando la penna e il registro dove il potente della terra doveva apporre la firma.
 
Sono passate inosservate le manifestazioni pacifiche e interessanti come quella organizzata sulla collina Aquilana e la manifestazione simbolica di piazza del Popolo a Roma organizzata dalla coalizione italiana contro la povertà, che raggruppa oltre 70 associazioni, in cui i manifestanti hanno chiesto il rispetto degli impegni presi in tema di lotta alla povertà dai Grandi riuniti all’Aquila. Un’incursione durata qualche minuto, con piccole piscine gonfiabili lanciate in aria o una contro l’altra. Sul fondo delle piscine la caricatura del primo ministro Italiano «sotto torchio» o la foto-caricatura di gruppo dei grandi della terra riuniti insieme. Una manifestazione alla quale hanno partecipato una trentina di attivisti per ricordare ai capi di governo come «la guerra più importante da combattere e da vincere è quella contro la povertà».
 
Rimane tutto questo di una riunione informale che non ha portato benefici proprio a nessuno, se non ai potenti della terra e le consorti.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares