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Ecco perché la politica in Italia è inquinata

Non sembra proprio che in questo momento nel quadro politico – istituzionale italiano ci sia una bella atmosfera degna di una politica pulita, portata avanti con l’obiettivo di risolvere i problemi dei cittadini, della gente comune, dei disoccupati, dei senza tetto alla ricerca di un alloggio popolare.

Crediamo invece, e scusate se parlo al plurale ma è un modo per amplificare ancora di più l’argomento, che ci sia invece un’atmosfera inquinata, una politica che non premia chi si batte onestamente per sconfiggere le ingiustizie della vita sociale, ma che fornisce credito, invece, agli affaristi senza scrupoli, ai faccendieri che vogliono fare soldi facilmente alle spalle della povera gente che paga le tasse.

Quella stessa povera gente che, magari, paga il canone della Rai perché vorrebbe un’informazione libera, indipendente, che non sia manipolata e condizionata da nessuno; e invece si ritrova in un contesto di un’informazione orientata verso il gradimento del potente di turno, una televisione dove trionfa la legge del più forte, dove i potenti orientano le notizie in maniera da eliminare quelle che sono sgradite per la loro immagine.

Questo perché la politica inquinata si deve nascondere, gli italiani non devono sapere perché il Premier Silvio Berlusconi, che qualche giorno fa ha ottenuto l’ennesima fiducia alla Camera, frequenti Giampaolo Tarantini e Valter Lavitola; non devono sapere nulla dei suoi processi giudiziari, perché tutto questo potrebbe danneggiare fortemente l’immagine pubblica del Presidente del Consiglio dei Ministri.

E si è così preoccupati di essere danneggiati nell’immagine pubblica, al punto che si decide non solo di condizionare i telegiornali e anche una certa parte della carta stampata, ma per giunta si escogita una legge – Bavaglio per eliminare la pubblicazione delle intercettazioni dai giornali, una legge antidemocratica, contro la Costituzione della nostra Repubblica, che pare venga approvata definitivamente entro novembre.

Ma meno male che in Italia c’è anche gente perbene, tanta gente perbene, che non si fa intimidire da nessuno, pronta a scendere in piazza a protestare contro una legge che mira soltanto a soddisfare gli interessi personali di Berlusconi, a mettere il bavaglio alla stampa, una cosa che non potrà mai succedere.

Ecco perché la politica di oggi è inquinata: perché non persegue i diritti della gente comune, bensì gli interessi di pochi, quei pochi che utilizzano la politica per i loro affari. Affari sporchi, il più delle volte.

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