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Allarme criminalità, il Ministro dell’Interno passa all’attacco

In seguito alle ultime azioni criminali verificatesi nella nostra Nazione, tra cui il vero e proprio assalto conclusosi tragicamente nei confronti della comunità cinese di Roma, il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha voluto rilasciare una intervista al quotidiano “La Repubblica” spiegando il piano che si intende avviare per contrastare il fenomeno criminale che ha attanagliato il nostro Paese.

L’insicurezza della gente dovuta alla perdita di potere economico sta causando bruttissime conseguenze in Italia. Sono molti, infatti, coloro che, in preda alla disperazione, si armano di pistole e iniziano a sparare, magari contro obiettivi che in sostanza non hanno alcuna colpa.

Tendenzialmente questo fenomeno potrebbe ancora continuare a peggiorare, visto che ci aspettano anni difficili dal punto di vista finanziario. Anni nel corso dei quali la povertà aumenterà sempre di più, facendo aumentare anche il numero di disperati che, colpiti dalle ristrettezze di carattere economico, non ci penseranno due volte a sparare per rubare, a delinquere per conquistare denaro magari in modo illecito.

Serve una presenza costante delle Forze dell’Ordine nei punti più nevralgici delle città italiane, poiché questi potrebbero anche essere fenomeni di bassa criminalità, di una criminalità che proviene dal mondo della disperazione sociale. In ogni caso, fra gli ultimi avvenimenti di carattere criminoso che si sono verificati nel nostro Paese, non si può escludere – come ha sostenuto anche il Ministro – che siano anche riconducibili ad alti ambienti della criminalità.

Il Ministero dell’Interno dovrà cercare di mettere ogni mezzo per arrivare ai responsabili degli ultimi fatti tragici avvenuti in Italia e fermare questo espandersi incontrastato del crimine che colpisce le fasce sociali delle città italiane, addirittura prendendosela con persone provenienti da altre nazioni, come l’ultimo ignobile attacco alla comunità cinese.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di martin (---.---.---.20) 12 gennaio 2012 18:06
    martin

    Sperando che queste buonissime intenzioni non vadano a cozzare con qualche nuova versione di indulto, spacciato per norma indispensabile per il sovraffollamento delle carceri ed in realtà atto (come tutti gli indulti e le amnistie degli ultimi anni) a salvare quella casta di faccendieri (e suoi sodali) che ci continua -purtroppo- a governare, ultimamente infatti assai "sotto tiro" della magistratura

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