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 Home page > Attualità > Politica > E Berlusconi disse: “Vado via da questo paese di merda”

E Berlusconi disse: “Vado via da questo paese di merda”

L’arresto di Gianpaolo Tarantini e di sua moglie ha messo in luce ancora una volta la difficile situazione in cui si ritrova il Presidente del Consiglio italiano. Un premier dimezzato e ricattato che - a giudizio della Procura di Napoli - per comprire gli eccessi della propria vita privata sarebbe stato costretto a sborsare ingenti somme di denaro per comprare il silenzio di colui che un tempo gli organizzava gli allegri festini a tema (bunga-bunga) nelle sue residenze.

Tarantini, la moglie Angela Devenuto e Valter Lavitola sono infatti stati oggetto di una misura di custodia cautelare in quanto sarebbero accusati di estorsione ai danni di Silvio Berlusconi.

Siamo davvero all’inizio della fine. Il peggiore governo della storia d’Italia, il governo della vergogna sta per chiudere i battenti.

Come si potranno riprendere un premier ed un esecutivo così screditati sul piano nazionale e su quello internazionale?

Mentre non si riesce a chiudere una manovra finanziaria che prevede tagli per 45 miliardi di euro che comporterà grandi sacrifici ad ampi strati della popolazione, agli italiani spetta vedere fino in fondo la bassezza degli uomini da cui sono governati .

Silvio Berlusconi l’uomo più potente d’Italia che si era buttato in politica al grido “Questo è il paese che amo” al telefono con Valter Lavitola si lasciava andare dicendo «...anche di questo - dice Berlusconi, a proposito di alcuni aspetti della vicenda P4 - non me ne può importare di meno... perché io ...sono così trasparente... così pulito nelle mie cose... che non c'è nulla che mi possa dare fastidio... capito?... io sono uno... che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato... quindi... io sono assolutamente tranquillo... a me possono dire che scopo... è l'unica cosa che possono dire di me... è chiaro?... quindi io... mi mettono le spie dove vogliono... mi controllano le telefonate... non me ne fotte niente... io... tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei... da un'altra parte e quindi... vado via da questo paese di merda... di cui... sono nauseato... punto e basta...». 

Berlusconi è uno che scopa, uno che se ne fotte, è il Presidente del Consiglio che se ne vuole andare via dal paese di merda. Ma chi lo vorrebbe trattenere al suo posto? Chi è il folle che ancora crede in lui e nella sua capacità di poter guidare il nostro paese?

L’uomo più potente d’Italia, dopo aver governato per 17 lunghi anni, non ha approvato nessuna delle riforme che aveva promesso, ha ampliato tutti i conflitti di interesse, ha distorto il significato delle norme, ed esaltato le leggi ad personam, ha sminuito il valore della scuola e della ricerca, ha minato l’immagine nazionale, ha introdotto il precariato, ha aumentato le tasse, ha comandato utilizzando cricche e consortati, ha umiliato la televisione pubblica, ha comprato i deputati, ha partecipato a tutte le guerre degli ultimi anni (compresa quella in Iraq), ha abolito 25 aprile e primo maggio, ha sdoganato la Lega e Bossi, ha destabilizzato il sistema giudiziario, ha esaltato gli scontri, ha esasperato i sindacati, ha minato la Costituzione, ha insultato le istituzioni, ha illuso la città dell’Aquila ed i napoletani, ha nominato Ministro Brancher e Romano se pur indagati, ha avallato la “legge porcata”, ha tolto agli italiani il diritto di eleggere in parlamento i propri rappresentanti. Ma soprattutto ha imposto su tutti i giornali e telegiornali il suo faccione incerato, tutti i santi giorni, per un totale di 6205 giorni, e di 148920 ore dalla sua lontana discesa in campo targata 1994.

E’ ora di cambiare aria. Una cosa è certa, se l’Italia è un paese di merda soprattutto lo si deve a Silvio Berlusconi e alle persone come lui. Se non se ne andrà da solo saranno gli italiani a cacciarlo con il loro voto alle prossime elezioni.

 

LEGGI ANCHE: Cinque argomenti per non indignarsi se Berlusconi dice...

I commenti più votati

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.245) 2 settembre 2011 10:43

    Se se ne va mi fa piacere e credo che molti condividano questa speranza . Ma questo non deve escludere la possibilità di un mandato di cattura internazionale per consegnarlo alle patrie galere ,qualora fossero finalmente dimostrate le sue malefatte .Checché ne dica lui.

    E’ troppo facile scassare tutto e poi tagliare la corda . Speriamo inoltre che a nessuno venga la malsana idea di garantirgli un salvacondotto a vita purché se ne vada .Mi aspetto di tutto , anche da questa "sinistra" democristiana (PD) . 
    ciao
  • Di (---.---.---.25) 2 settembre 2011 12:00

    Io non voglio che se ne vada.
    Voglio che rimanga in un carcere italiano per il resto dei suoi giorni dopo essere stato deriso da tutti.

  • Di (---.---.---.21) 2 settembre 2011 13:58

    ma cosa succede se se ne va?


    cosa succederebbe a questo paese se si accorgesse cosa sta sotto ai media, a queste schifezze di telegiornali e giornali?
    Parliamo di giornali e tg che la massa di pecoroni ha preso per istituzioni di verità!

     come reagirà il popolo bue senza il timone? ... questa situazione se non la controllano potrebbe portare dritti alla sfracello dello stato civile... 

    Un gregge messo in libertà è un gregge che cadrà sicuramente in pericolo e si disperderà...

    Questo per dire che infondo gli italiani avranno bisogno di un’altro Berlusconi e della convinzione che infondo siamo un grande popolo.

    Non cambierà mai nulla per questo paese, e forse è meglio così... l’unica cosa è che in futuro avremo qualche problema finanziario in più, ma arriverà l’imbecille di turno a dire che lavorerà per il paese, che l’italia uscirà dalla crisi prima di altri paesi, che sconfiggerà il cancro, che lui è un vincente e noi lo metteremo a governarci...

    Infondo i nomi già circolano in giro... son tutti li a farsi belli...
  • Di pv21 (---.---.---.176) 2 settembre 2011 19:14

    Epopea >
    Cosa scriveranno i libri di storia sul Cavaliere di Arcore?

    Sarà l’elenco di promesse “sottoscritte”, di imprese “miracolose” e di riforme “epocali” che “cambiarono” il paese facendolo “più forte e più libero”.
    Si racconterà dei “complotti” orditi da finanzieri, magistrati e giornalisti post-comunisti che invano cercarono di fermare il “tedoforo” della competizione democratica.
    Le più autorevoli FONTI internazionali saranno citate a testimonianza del prestigio e della credibilità dello “statista di rara capacità” che meritò più di un monumento.
    L’inimitabile tycoon, dalla “straordinaria squadra” di governo, che con “gran sacrificio” e la “convinta” fiducia di una maggioranza “responsabile” superò “meglio di altri” una crisi “planetaria”.

    Sarà di certo un’apologia di AMORE e GENEROSITA’ quella del magnate che per “dare una mano” a chi era “bisognoso” gli “elargiva” euro a milioni.
    Dello sponsor massimo di una “realtà mediatica” fattrice di “ottimismo” e modello di “facile” successo.
    Del cuore che “grondò sangue” al solo pensiero di chiedere la "solidarietà" dei più ricchi.

    Il tempo non cancella le Voci dentro l’Eclissi di uomini esempio di rigore, coerenza ed impegno civile …

  • Di pv21 (---.---.---.176) 2 settembre 2011 19:48

    Idea folle?

    Immaginiamo Lampedusa che diventa Stato Indipendente, senza rischio di estradizione. Berlusconi vi potrebbe realizzare tutte le grandi opere promesse (tennis, golf, casinò, ...). Potrebbe ristrutturare Villa due Palme a suo piacimento senza vincoli demaniali. Eletto Presidente potrebbe applicare aliquote fiscali vicino allo zero. Potrebbe assicurarsi ogni forma di impunità. Farebbe dell’isola la mecca del turismo più elitario. Visto il suo "buon cuore" potrebbe perfino accogliere Gheddafi "in esilio" con tutta la tendopoli.

    E’ solo un’idea folle appena abbozzata. Non me ne vogliano i Lampedusani.
    A volte non serve fissare il cielo per Interrogare le stelle ...

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.35) 4 settembre 2011 02:02
    Francesco Finucci

    Non resta che mandare via Berlusconi per rendere il Berlusconismo definitivo e non più eliminabile. Berlusconi è figlio (oltre che di una donnina allegra) della dialettica politica esasperata, di un popolo italiano inerte e mai realmente uscito dall’apatia politica del fascismo, e ciò non solo riguardo agli elettori di destra. L’italia, ad oggi, non è molto più democratica di quanto non lo fosse sotto mussolini. Con la leggera differenza che l’indifferenza e il degrado culturale ad oggi si rivela endemico anche nel più accanito antiberlusconiano. Il berlusconismo è così radicato proprio perché Berlusconi è stato per 20 anni il fulcro della dialettica parlamentare. Non esiste giusto e sbagliato, esiste il berlusconiano e l’antiberlusconiano, chi se ne frega dell’etica, si fanno due calcoli sulla percentuale tra i nostri conoscenti di destrorsi e sinistrorsi, si annusa l’aria, e si compra il pacchetto contenente vestiario, programmi preferiti, libri da esporre (più che da leggere), idee, simpatie, parole persino. Questo è il vero Totalitarismo, le leggi sono leggi fintanto ché gli individui le rispettano. Le leggi cadono facilmente, quello che rimane sono le consuetudini, il modus vivendi. Non c’è un grande fratello, in compenso ci sono le tre nazioni che ogni tanto si scambiano il ruolo, l’importante è che si continui a combattere. Berlusconi è l’ultimo dei problemi, a me preoccupano gli italiani.

  • Di paolo (---.---.---.144) 4 settembre 2011 08:53

    Francesco , sbagli per eccesso analitico .La realtà è molto più semplice.


    Il berlusconismo esisteva già prima di Berlusconi e dentro ci sta quello che tu dici e molto altro ancora . Silvio Berlusconi è stato il catalizzatore di tutta la " fuffa " presente nel paese che procedeva in ordine sparso ,coagulandola in un partito che è diventato la leadership politica degli ultimi venti anni.Ha fatto una grande opera di sintesi .prima di lui c’era la DC , simbolo della contiguità mafiosa e del potere della Chiesa, c’era il PSI di Craxi che era diventato il ricettacolo della furfanteria politica , c’era il MSI ,erede del fascismo e c’era l’area dell’affarismo senza regole ,dell’evasione fiscale ,del controllo malavitoso del voto ecc... . Silvio li ha riuniti in un un’unico partito e dobbiamo pertanto essergli grati perché li ha resi più facilmente distinguibili , più riconoscibili . 
    E l’antiberlusconismo non è un fatto di maniera o una scelta da bastian contrario , è il sintomo che , fortunatamente , ancora molti italiani sanno distinguere tra le cose giuste e quelle taroccate .

    Quando Silvio dice che vive in un paese di merda , le sue parole vanno contestualizzate .Lo dice perché non è riuscito a farne completamente quello che lui voleva , ossia a trasformarlo effettivamente in un paese di merda.
    ciao 

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