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 Home page > Attualità > Società > Disabilità: il Ministro Brunetta e la legge 104

Disabilità: il Ministro Brunetta e la legge 104

La legge n. 104 del 5 febbraio 1992 è la legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

Durante una recente intervista televisiva il dinamico ed esuberante Ministro Brunetta ha più volte rappresentato la propria attenzione verso questa norma e verso la sua concreta attuazione.
 
Benissimo, il Ministro ha un’autostrada libera davanti a se per tutte le iniziative, che volesse mettere in cantiere in favore dei disabili, ed in particolare per quelle che nulla costano al contribuente e che conseguono benefici semplicemente meglio utilizzando l’attuale organizzazione della Pubblica Amministrazione.
 
A questo riguardo il vostro reporter vorrebbe segnalare una situazione di oggettivo ostacolo all’integrazione sociale dei disabili, derivante dalle difficoltà nell’assistere a manifestazioni pubbliche, quali eventi sportivi, fiere, concerti, esposizioni museali e quant’altro.
 
Il problema principale è il persistere della barriere architettoniche e la necessità di servizi di assistenza al disabile che, pur munito di regolare biglietto d’ingresso, spesso e volentieri non può assistere alla partita di calcio o al concerto musicale di suo interesse.
 
Il problema potrebbe essere utilmente affrontato dalle Questure, le quali, a norma di legge, preventivamente autorizzano tutte queste manifestazioni, nessuna esclusa, per ragioni di ordine pubblico.
 
Le Questure hanno già al loro interno Uffici per le Relazioni con il Pubblico: basterebbe incaricarli di gestire l’accoglienza ai disabili e di fungere da raccordo fra questi ultimi e gli Organizzatori.
 
Concretamente si potrebbe anche pensare sia ad un numero verde sia ad un collegamento via Internet di questi Uffici, specificatamente dedicati ai disabili, che vogliono assistere ad una qualsiasi pubblica manifestazione.
 
Tutto ciò sicuramente aumenterebbe la percentuale di attuazione della legge n. 104/92 senza in nulla gravare sul contribuente.
 

Commenti all'articolo

  • Di Antonio DS (---.---.---.217) 27 aprile 2009 14:23

    Purtroppo è la solita manfrina, non vogliono approfondire il problema perchè sanno già che la maggior parte dei comuni, con la scusa delle mancanza di fondi, disapplica la legge sulla formazione delle rette di degenza negli istituti residenziali, perfino prodi stava preparando un decreto per il quale avrebbe attribuito alle tasche dei familiari del disabile, parte dell’onere di queste rette, risolvendo l’eterno problema tra la legge che lo vieta e la situazione di fatto che lo permette... fino querela di parte per lo meno! Il problema delle barriere architettoniche, è solo la superficie di una volontà trasversale di limitare all’osso e dove possibile evitare, le spese per anziani e disabili... tranne poi presentarsi ipocritamente in pompa magna alle varie inaugurazioni di tutte quelle iniziative apparentemente a beneficio di anziani e disabili, ma che spesso nascondono solamente dei giri di interessi privati.

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