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Diffamazione, Ddl Sallusti: l’indignazione europea e la libertà di stampa negata

Grande preoccupazione, nel contesto europeo, è stata espressa dal commissario per i diritti umani Nils Muiznieks in riferimento al Ddl Sallusti, che comprenderebbe un anno di carcere per i giornalisti accusati di diffamazione. Una brutta pagina per la politica italiana.

Con voto segreto, il Senato della Repubblica ha approvato un emendamento proposto dalla Lega Nord, che, di fatto, pone in essere la pena detentiva per il reato d’opinione. La diffamazione a mezzo stampa, da parte dei giornalisti, potrà quindi essere punita con il carcere. Da scrittore e opinionista dilettante sono alquanto amareggiato, giacché questa decisione potrebbe instaurare non pochi limiti psicologici a un qualsiasi autore che si accinga a formulare un’opinione.

Personalmente ritengo questa decisione fin troppo autoritaria, al punto da riportare alla mente quelle leggi sulla censura alla stampa imposte durante il regime fascista in Italia. Questo non significa che non debbano esistere pene pecuniarie per il “giornalista” che inventa una storia, con l’unico fine di diffamare un qualunque individuo, tuttavia il carcere resta una punizione troppo pesante che rischia di destabilizzare e ridurre sensibilmente l’influsso, spesso salutare, del “quarto potere” sulla nostra società.

Credo che sia doveroso da parte dei nostri politici ricercare soluzioni alternative, tese a evitare d’imporre decisioni autoritarie che, di fatto, riducano la libertà di stampa e di espressione. Occorre buon senso, evitando qualunque forma di ritorsione celata da parte della politica nei confronti dell’Informazione. Qualunque provvedimento legislativo sarà adottato in merito dovrà equilibrato, e non dettato da sentimenti di vendetta; poiché sono a rischio quelle delicate geometrie che consentono ancora all’Italia di essere considerata una nazione democratica e libertaria.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.44) 15 novembre 2012 12:26

    Da italiana povera ma "onesta " espatriata da più di 40 anni e contenta di esserlo , mi addolora lo stato in cui tutti quanti politici usurpatori di destra ,sinistra ,centro ed altro hanno portato l’ Italia ,e non soltanto materialmente, ma come leggo anche come vogliono ridurla intellettuamente !!!! 


    Ma a forsa di volersi proteggiere , quale Stato vogliono imitare ?? la Russia, la Cina ???.....

    Quanta PAURA hanno di andare TUTTI in carcere ???

    Sostengo tutti i giornalisti onesti che cercano la chiarezza e la verità con il mio piccolo voto , spero che SALLUSTI non sia punito, e che questa ultima legge venga abbrogata. VIVA IL QUARTO POTERE ONESTO E GIUSTO CONTINUATE LA RICERCA DI VERITA’
    • Di (---.---.---.130) 15 novembre 2012 12:41

      Carissima italiana (??) Bene che tu difenda i giornalisti ONESTI, meno bene che tu difenda Sallusti che ha permesso la pubblicazione di menzogne a danno altrui . Perchè quelle non erano verita nascoste da portare alla luce ,erano MENZOGNE .

  • Di (---.---.---.27) 15 novembre 2012 15:58

     E’ assolutamente falso quello che scrivete nell’articolo: il carcere è previsto solo per la diffamazione solo se è grave. Non per i reati di opinione, d’altra parte difesi abbondandemente nella Costituzione. Ma signori pennivendoli prezzolati per un momento provate a mettervi nei panni di chi subisce il reato di diffamazione e/o calunnia: carriere distrutte vite spezzate, famiglie rovinate, perdite economiche in alcuni casi irreversibili. La diffamazione e la calunnia non sono "reati d’opinione" lo chieda a qualunque avvocato. Lei sta scientemente travisando la realtà.... Si VERGOGNI: Nel caso sallusti è notorio che faceva e continua a fare il calunniatore di professione, utilizzando il giornale per distruggere le persone. 

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