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 Home page > Tribuna Libera > Diffamare Equitalia dovrebbe essere un diritto, non un reato

Diffamare Equitalia dovrebbe essere un diritto, non un reato

Lucio Chiavegato è stato chiamato in giudizio da Equitalia per diffamazione. Penso sia assurdo che un pezzo dell'apparato statale possa citare per diffamazione un cittadino.

Lucio Chiavegato è stato chiamato a processo per aver diffamato Equitalia, durante la trasmissione Quinta colonna su Rete 4. Chiavegato è uno dei leader dell'indipendenza o veneto. Ha un suo movimento con un sito dedicato, dove si presenta così:

CHIAVEGATO PER L'INDIPENDENZA è un Movimento Veneto che nulla ha a che fare con il sistema partitico Italiano, e che si prefigge l'obiettivo dell'autodeterminazione del Popolo Veneto attraverso un cammino unitario di condivisione identitaria, culturale, storica e politica di quei valori comuni a tutti i Patrioti Veneti che trovano nella Dichiarazione Unilaterale (D.U.I.) di indipendenza il loro principio fondante.

Ora a me non interessa particolarmente l'indipendentismo veneto, né ho alcun rapporto personale con Chiavegato, né voglio discutere nel merito di Equitalia. Ciò che mi sembra più importante è altro, ed è l'idea che un cittadino possa finire sotto processo per aver diffamato un politico, un'istituzione, un pezzo dello Stato, come ad esempio Equitalia o l'Agenzia delle entrate.

C'è una discrezionalità evidente nel mandare a processo Chiavegato, in un paese dove a torto o a ragione le persone che anche pubblicamente, sui media di tutti i generi, esprimono veementi critiche ad Equitalia, ai suoi dirigenti, ai suoi metodi e ai suoi dipendenti, sono una infinità. Ma viene da chiedersi potendo scegliere sarebbe meglio mandare a processo tutti o non processare nessuno? 

La riposta mi sembra la seconda. Criticare lo Stato non è come criticare un privato. In una democrazia i cittadini dovrebbero avere sempre e comunque il diritto di dire peste e corna dello stato, dei politici e delle istituzioni. Perché chi ha un potere politico o gode dello status di funzionario statale dovrebbe per una questione di equilibrio e di controllo venire compensato dei suoi privilegi con meno diritti e più doveri almeno in certi ambiti rispetto al cittadino privato. Dovrebbe ad esempio avere meno protezioni rispetto alla privacy e alla reputazione, ed essere esposto a controlli e critiche dei cittadini. La trasparenza e la libertà di critica sempre e comunque verso lo stato e le istituzioni sono un elemento di controllo del potere e di equilibrio democratico.

Di conseguenza è una vergogna che Chiavegato vada a processo, e che Equitalia possa portarcelo, al di là di chi è Chiavegato e del giudizio specifico su ciò che ha detto.

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