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David Bowie al Victoria & Albert Museum. Ti amo perfida Albione!

Chi capita a Londra nei prossimi mesi (fino all’11 agosto), non può non andare a vedere la mostra su David Bowie al Victoria & Albert Museum.

Innanzitutto perché si trova in uno dei luoghi simbolo della città, tappa imperdibile anche del tour più breve: il V&A è il museo che più di altri a Londra è in grado di esprimere contemporaneamente il gusto tipico inglese e la ricerca costante di uno stile classico ma di tendenza.

In secondo luogo perché per un’ora si ascolta buona musica lungo tutto il percorso espositivo attraverso le cuffie che danno all’ingresso della mostra e all’apparecchio elettronico che al passaggio davanti a certe zone attiva le diverse canzoni che hanno reso celebre il musicista.

Terzo perché è una mostra nuova, coinvolgente, per certi versi interattiva, diversa dalle solite.

Bowie è contemporaneamente un Lord decadente e un punk anarchico e creativo, e la sua musica esprime questa incoerenza tutta inglese. Gli inglesi ovviamente ci si ritrovano, si riconoscono, richiamati da un filo sottile che va da Bowie stesso alla Regina e unisce Shakespeare ai Beatles, Churchill a Kate Middleton, i taxi neri alle cabine rosse del telefono che non servono più a nessuno ma sono ancora lì, non solo sfondo per una foto ricordo, ma anche e soprattutto simbolo di un’identità preziosa, da tutelare e valorizzare.

E allora anch’io prima di partire per tornare in Italia dopo aver visto la mostra ho comprato il tè da Harrods e un portachiavi con tre ciondoli: la bandiera inglese, il taxi e la cabina del telefono. Li ho comprati perché mi sono sentito anch’io un po' inglese, perché quella cultura è anche un po' la mia, che sono cresciuto con gli Stones, con Bowie, con i Led Zeppelin, con gli Oasis e con i Sex Pistols, che Trainspotting l'ho visto e rivisto e che a vent’anni sognavo di andare a vivere a Londra (e in fondo lo sogno anche ora) come milioni di persone nel mondo!

Ti amo perfida Albione che sei stata e sei ancora oggi capace di creare questo senso di appartenenza nelle persone, che sei capace di costruire la tua identità su tradizioni forti ma sei anche in grado di rinnovarti senza perderle, anche grazie alle continue contaminazioni col mondo che ti circonda. 

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