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Crisi: il ministero della Difesa la combatte acquistando 19 Maserati

Non è andata giù all’opposizione e molto probabilmente non andrà giù all’opinione pubblica la notizia che il ministero della Difesa avrebbe acquistato 19 Maserati blindate, nuove di zecca.

Siamo in tempi di crisi, il governo ha appena promesso all’Europa che si impegnerà ad innalzare l’età pensionabile, si introdurranno norme per facilitare i licenziamenti, si riducono gli stanziamenti per gli enti locali, tutti provvedimenti che incideranno sulle fasce più sensibili della società e cosa fanno al ministero di Ignazio La Russa? Si acquistano 19 Maserati. Nuove, nuove.

C’era proprio bisogno di fare shopping in questo momento di vacche magre?

Va bene che non siamo uno Stato in dismissione. Va bene che non bisogna farsi troppo prendere dagli umori dell’antipolitica. Va bene pure che la demagogia non è lo strumento adatto per leggere la realtà di questi giorni. Ma era questo il momento più opportuno per rinnovare il parco auto dei vertici dell’esercito?

Proveniamo da un’estate in cui il governo ha passato due mesi per escogitare tagli alla spesa pubblica in vista del pareggio di bilancio previsto per il 2013. Non si sa ancora se le misure adottate saranno mai sufficienti.

Siamo sicuri che questo obiettivo potrà essere raggiunto, se non si riducono (almeno) gli appetiti più veniali degli apparati statali?

Oppure (molto più probabilmente) il pareggio di bilancio è l’ennesima balla propinata dal governo BerlusconiBossiScilipoti?

Il deputato Pd, Emanuele Fiano ha già presentato un’interrogazione parlamentare sull’accaduto ed ha dichiarato: ''Spero che sarà il ministro in prima persona a spiegare come si concili questo acquisto di auto della tipologia di lusso con le continue difficoltà nella manutenzione, e addirittura nel pieno di carburante, che lamentano tutte le strutture del comparto Sicurezza e Difesa dello Stato''.

Come è possibile che un governo che agli occhi dell’Europa deve stringere la cinghia cercando di tagliare la spesa improduttiva dello Stato, trovi i soldi per iniziative di questo genere?

La situazione greca viene invocata solamente quando si devono tagliare le pensioni? E per il resto? La Grecia diventa un modello da seguire.

Siamo sicuri che gli italiani abbiano davvero bisogno delle 19 nuove Maserati per l’esercito, o di altre iniziative assai discutibili come l’apertura degli uffici ministeriali a Monza (imposti dalla Lega)?

Mentre le forze dell’ordine non hanno mezzi adeguati per contrastare la criminalità organizzata, la maggior parte dei giovani italiani vive in uno stato di precarietà lavorativa, e Pompei una delle più importanti risorse turistiche nazionali cade a pezzi?

Il ministro La Russa forse troppo distratto dal doppio incarico che ricopre - ministro della Difesa e coordinatore (coadiuvante) del Pdl sembra sia andato nel pallone. Voleva far diventare il Pdl un sistema organizzato e funzionale come l’esercito, invece ha reso il Ministero della Difesa un ambiente caotico ed inefficiente come il Popolo delle Libertà.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.21) 28 ottobre 2011 14:48
    Emilia Urso Anfuso

    Veramente, Le Maserati acquistate sono 6... Cosa che non toglie gravità all’evento.

    Emilia Urso Anfuso
    Giornalista

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.21) 28 ottobre 2011 14:49
    Emilia Urso Anfuso

    Almeno...6 sono quelle dichiarate...

  • Di pv21 (---.---.---.231) 30 ottobre 2011 19:19

    Giro&rigiro >

    Ultimo quarto di legislatura.
    Berlusconi è stato “costretto” dalla UE a redigere il compendio delle sue ricette per il rilancio del paese.
    Premessa non scritta è che “non ci sono soldi” e “non c’è nessuna fretta”.
    Basta infatti sfogliare i titoli delle “azioni” programmate da qui a fine anno.

    C’è la “revisione” dei programmi cofinanziati dai fondi comunitari 2007-13 e l’emanazione dei Decreti attuativi della riforma Gelmini del 2010.
    L’approvazione di interventi per promuovere apprendistato e contratti part-time e la nomina di un’apposita Commissione per l’abbattimento del debito anche tramite dismissione del patrimonio.
    C’è la definizione delle opere da subito cantierabili e l’approntamento di leve fiscali per finanziare con capitali privati la realizzazione di infrastrutture.

    Tutto il resto (concorrenza, liberalizzazioni, flessibilità lavoro, semplificazioni, ecc.) fa parte di impegni programmatici “spalmati” lungo l’intero anno 2012.
    Tant’è che la Commissione UE chiede ora al Premier di dettagliare “urgentemente” contenuti e calendario delle riforme prospettate.
    Annunci, promesse e proclami non risolvono una crisi che morde il paese come Se fosse Stagnazione

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