• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Concerto per iPhone: la nuova idea di Meg e Mario Conte

Concerto per iPhone: la nuova idea di Meg e Mario Conte

Ai musicisti che si presentano sul palco solo con un laptop ormai siamo più che abituati, dai Kraftwerk ad Aphex Twin, l’elettronica spesso abbandona gli strumenti fisici per vivere nei tasti e nei programmi dei computer. Ovviamente il progresso e le mode danno un’impronta importante alle tendenze che mano mano si sviluppano, e questo succede anche nella musica.
 
Una pista nuova la stanno portando avanti Meg e Mario Conte, musicista, produttore e suo storico collaboratore, che stasera sperimenteranno una nuova frontiera musical-tecnologica a Milano, per la precisione al Magnolia Parade, il festival di musica elettronica, che si tiene all’Idroscalo, cominciato ieri sera e che vedrà alternarsi sul palco nomi importanti: oltre a Meg ci saranno Peaches, Mark Lanegan con i Soulsavers, Matthew Herbert, i Nouvelle Vague, i Moderat, Bugo, i Fratelli Calafuria, Mr Oizo e tanti altri per un totale di 40 ore di musica, 20 live set, 40 dj set, 5 stages e 100 pannelli solari. Insomma una conferma per un festival che unisce volti nuovi ad artisti già affermati e che ogni anno cresce sempre di più.
 
Ma quello che ci ha incuriosito è soprattutto la decisione di Meg e Mario Conte di mettere su un concerto - e probabilmente un tour dicono i diretti interessati -, PsycodeliceShow V.2, interamente suonato da iPhone, in cui la cantante napoletana sarà accompagnata dai PhoneJobs, ovvero lo stesso Mario Conte, Marco Caldera e Umberto Nicoletti. Una novità nel panorama italiano e non solo: “In effetti a fare uno show così completo dovremmo essere i primi al mondo” azzarda Mario Conte a cui abbiamo chiesto come sia nata questa nuova avventura: “L’idea è nata da una ricerca che sto facendo da un paio d’anni, sul come utilizzare i mezzi di comunicazione che non servono a fare arte o musica in particolare, per fare musica. Un concetto di fondo è quello del riciclo, e anche quello di musica o arte che si può fare con qualsiasi cosa, dove lo strumento musicale è una cosa relativa (...) in fondo puoi usare qualsiasi cosa per fare musica e questo lo si dice da tanto tempo”.
 
La stessa Meg ci spiega come questa sia un’esperienza che unisce due sue passioni, quella per la musica e quella per la tecnologia, che Conte è riuscito a sintetizzare in questo progetto: “La mia inclinazione ad usare la tecnologia, il computer, per fare i miei ’pezzi’ - dice la cantante napoletana - ha trovato in Mario una persona che allo stesso modo ama ‘smanettare’ e trovare sempre nuove soluzioni, che facciano divertire sia noi che il pubblico”; una dipendenza certo, ma che se utilizzata bene può tornare utile: “E’ importante trovare la giusta attitudine nel riuscire a mettere a buon frutto la propria dipendenza nei confronti di determinate cose – continua Meg -: musica e tecnologia fanno sì che l’utilizzo che tu fai di determinati strumenti possa trovare uno sbocco ludico e produttivo”.
 
Insomma prendendo spunto anche dall’importanza che il cellulare ha nelle vite degli italiani la scelta di quale tecnologia esplorare questa volta viene spontanea diremmo noi. “Mi sono reso conto che anche con dei telefonini normali si potevano fare delle cose interessanti, - continua Conte - poi quando è uscito l’iPhone, che è quasi un computer completo, ho capito che probabilmente si poteva fare un intero concerto con queste attrezzature e quindi un po’ per sfida, un po’ anche per divertimento eccoci qui. Dato che volevamo anche provare a fare un tour un po’ più ridotto con degli spostamenti minimi, mi sono detto ‘e allora facciamolo veramente minimal usiamo l’iPhone anzichè il laptop’”.
 
L’idea viaggia e, come detto, viene sposata dalla persona musicalmente più vicina a Conte, quella Meg che dopo gli anni delle Posse, ha svoltato verso il pop elettronico, e ha trovato terreno fertile. Ma i tre Phone Jobs, ci spiega Conte, sono un vero e proprio gruppo a parte (solitamente accompagnano Meg) e la loro intenzione è quello di continuare e collaborare anche con altri artisti italiani e stranieri. Un’idea non bizzarra, sia per l’originalità che per la facilità pratica di spostamento, come sottolinea Conte.
 
Una facilità di spostamento data dalla strumentazione "minimal". Stasera sul palco, ci saranno, infatti, oltre alla voce di Meg, gli iPhone, ovviamente, un minimixer, un Kaoss Pad “e poi c’è Umberto che gestisce un computer sempre con iPhone in modalità wireless col quale comanda uno schermo per fare i visual e poi ci sono due cameramen, per il momento, poi saranno sostituiti da webcam che mandano sui maxischermi laterali le riprese di quello che avviene sul palco e soprattutto di quello che noi facciamo con i telefoni, in maniera tale che anche le persone del pubblico capiscano che dietro c’è la performance e non un semplice cd”.
 
Nel frattempo chi se li perderà stasera al Magnolia e abbia la curiosità di capire che evoluzione avrà questo progetto, non disperi. Meg, infatti, ci conferma che l’idea non si ferma qui, anche perchè “sono arrivate molte richieste, ora tutto sta a organizzare. Ma sicuramente andremo avanti questo inverno con questa formazione e questo spettacolo”. In bocca al lupo!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares