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Come non fare di tutto il meteo un fascio

Come non fare di tutto il meteo un fascio

Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - ché tale è, e non governatore, ed io così continuerò a chiamare lui ed i suoi colleghi finché non cambierà la legge - si è adombrato perché i vari meteo nazionali fanno di tutta l’erba un fascio: "I meteorologi - ha affermato - che pensano non ci sia differenza tra Trieste, Chioggia, Verona e Trento, fanno dei danni incalcolabili al turismo. Milioni di visitatori possono essere scoraggiati da una indicazione meteo errata".

Per una volta Zaia nella sostanza ha ragione, anche se doveva salire da Roma a Venezia per mettere i piedi per terra ed accorgersi quello che da anni andiamo ripetendo tutti. Sul metodo, se hanno ragione anche i meteorologi che è difficilissimo fare una previsione personalizzata per tutto il territorio nazionale, la soluzione c’è come vedremo.

A suo tempo ci siamo occupati del servizio meteo "centralizzato": in pratica fa testo il cielo di Roma. Se in Trentino, in Val d’Aosta o in Liguria nevica o splende il sole non importa, perché le previsioni riguardano la capitale ed il resto (in giù) della penisola, provate a badarci. Se, per esempio, una perturbazione interessa tutto il nord - e non ne faccio una questione federalista - ma lascia indenne il Cupolone ed il Vesuvio, la notizia d’apertura del meteo, qualsiasi meteo televisivo, sarà che splende il sole, salvo poi andare nei particolari che prevedono lo stato di allerta al settentrione.
C’è poi la dinamica quotidiana del tempo, che anche i bambini delle elementari conoscono bene. Sulle alture il sole del mattino riscalda la terra, come sosteneva Monsieur De La Palice, il vapore acqueo sale al cielo dove si condensa alle temperature più basse, e quindi al pomeriggio si formeranno delle nuvole che qualche volta possono trasformarsi in fenomeni piovosi, ma normalmente si dissolvono nella stessa maniera con cui si sono formate. Ebbene, da marzo ad ottobre, secondo il nostro servizio meteo nazionale, nelle "zone alpine e prealpine" ci sono "condizioni di tempo instabile con possibilità di temporali nelle ore pomeridiane".

Clap, clap, complimenti! Perché non dire anche che nelle zone costiere durante il giorno si avrà la brezza di mare, mentre di notte assisteremo a fenomeni di brezza di terra?

Queste banalità hanno provocato ripetutamente le proteste, anche vibrate, del Trentino Alto Adige, della Liguria ed oggi del Veneto. Ed a ragione, perché il ferroviere in pensione di Empoli che vuole andare in ferie al nord e non usa Internet, si affida alle previsioni del Tg2 o del Tg5 che lo sconsiglieranno regolarmente.
Qualcuno ha avanzato il sospetto che sotto sotto ci sia qualche interesse che "indirizza" i nostri bollettini meteo. Sta di fatto che, se andiamo a vedere le stazioni locali qualificate come Meteo Trentino o Arabba, le previsioni sono particolareggiate ed esatte, segno che il servizio funziona. Come funzionano perfettamente le previsioni di Google a pie’ del desktop o di ilmeteo.it che questo sito ha adottato in widget.

Si tratta allora di adottare una certa cautela, come per la pubblicità dei medicinali o per gli oroscopi: basterebbe imporre ai vari colonnelli o esperti meteo che avvertissero, alla fine di ogni bollettino, che le indicazioni sono di carattere generale e che per le previsioni locali bisogna affidarsi alle strutture periferiche. Semplice, no?

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