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 Home page > Attualità > Cronaca > Colera a Napoli nel 1973 a causa dei rifiuti. Nel 2011 cosa è (...)

Colera a Napoli nel 1973 a causa dei rifiuti. Nel 2011 cosa è cambiato?

29 agosto 1973 - A Napoli scoppia un'epidemia di colera causata dal deteriorarsi delle condizioni igieniche e dal mancato smaltimento dei rifiuti. Il focolaio si estenderà successivamente fino a Bari. Muoiono 30 persone e il mercato ittico è in ginocchio.

29 aprile 2011 – Montagne di sacchetti stracciati in strada, stop alla circolazione per le automobili, per gli scooter e per i pedoni in molte zone della città. Napoli è stata messa in ginocchio. Aumentano i roghi e i casi di intossicazione da fumi tossici. L'esasperazione di molti cittadini diventa forza reazionaria.

I rifiuti sono stati sparpagliati lungo tutta la strada del quartiere Montecalvario e scene simili in tutto l'hinterland napoletano. La spazzatura dilaga in ogni dove, così topi e moschini vari. La gente fa lo slalom per camminare, le guide turistiche scelgono accuratamente i percorsi per non dare ancor di più un immagine disarmante della bella Napoli. Così il prefetto Andrea De Martino, dopo una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica con istituzioni comunali, provinciali e regionali, ha deciso di istituire una task force per tenere sotto controllo le aree più a rischio della città. Tra i loro compiti vi è quello di sedare gli animi di chi, stanco e umiliato, scende in piazza ad urlare la propria rabbia, ignorando che l'unico modo per calmare gli animi dei cittadini è adempiere ai doveri istituzionali, ingabbiare i responsabili di questa continua emergenza rifiuti e tutelare i diritti di chi oggi è costretto a reagire e protestare.

Questa nuova crisi è paragonabile alla faida scissionista che ha mietuto vittime nel nome della spartizione del territorio per stupefacenti e contrabbando; qui si tratta di spartirsi territori e appalti e i soldi dell'Unione Europea. Il procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore ha espresso il proprio disappunto in merito a quanto sta avvenendo in città sul fronte rifiuti. "Si continua a non fare niente per risolvere questa situazione - ha attaccato Lepore - la gente è esasperata e non più sopportare quello che sta accadendo. E' da tempo che dico che bisogna prendere provvedimenti ma a volte vengo persino attaccato per questo. L'emergenza rifiuti è anche un'emergenza sanitaria". Se non lei, procuratore, chi deve parlare? A cosa si riferisce quando dice - è da tempo che dico che bisogna intervenire? - e chi vi attacca o fa pressioni? Dobbiamo ricordarvi noi, cittadini allo sbando, il vostro ruolo e compito strategico? Perché l'Asia non raccoglie i rifiuti? Perché non si realizzano gli impianti di smaltimento? È vero, procuratore, che come forma di ricatto o baratto, il comune di Napoli, così la Regione, danno o tolgono i terreni demaniali, destinati alla costruzione degli impianti per lo smaltimento, a seconda di chi accetta certi favori o compromessi? Di chi sono le discariche ancora aperte, nonostante analisi e sopralluoghi abbiano confermato la loro pericolosità e inadeguatezza, in tutto il napoletano? Che fine hanno fatto le intercettazioni raccolte e le indagini da voi portate avanti assieme alla procura di Nola? E la commissione di inchiesta parlamentare, a che punto è? Perché Caldoro ringrazia il governo per non aver fatto nulla?

Assistiamo, impotenti, ad un crimine contro i napoletani, dove le responsabilità sono soltanto politiche, perché sono le stesse istituzioni a permettere l'ingerenza mafiosa negli affari dello Stato. Assistere ad un omicidio e poi non denunciare o testimoniare: questo state facendo. Voi procuratori, giudici, magistrati, generali, questori, giornalisti sapete e non parlate e per la legge siete complici.


 


 

Commenti all'articolo

  • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.181) 1 maggio 2011 12:29

    @Roberta Lemma

    condivido sempre quello che lei scrive sul dramma psichico, tecnico, delinquenziale e morale dei rifiuti napoletani e campani e le faccio i mei complimenti per la costanza e dedizione che lei dedica a questa tragedia dei napoletani, che trova origine nelle forme di alienazione e dissociazione civile e mentale degli stessi.

    Mi viene da dire però su questo problema che "chi è causa del suo mal pianga sè stesso", anzichè protestare con gli altri, attribuendo al prossimo le cause del proprio male, che invece trae appunto origine dalla dissociazione civile napoletana, chiaramente in primis di tutti i suoi capoccia, nessuna autorità, partito o confraternita, o loggia camorristico-mafiosa esclusa, giacchè tutti si sostengono l’uno con l’altro a solo scopo di lucro personale e di gruppo spillando soldi illeciti dappertutto con la scusa dei rifiuti, contro l’interesse della società civile e della popolazione in generale.

    Si può dire, vista la situazione dei rifiuti napoletani e la precisa volontà generalizzata presso i capoccia di non volere deliberatamente risolvere il problema degli stessi per fini di lucro personale, che costoro preferiscono vivere infettati e contaminati con i rifiuti a marcire per le strade, ma con qualche soldo in tasca, piuttosto che ripulire e smaltire come si deve, come fanno tutti oltre Napoli, i rifiuti, ma restare in salute senza un centesimo.
    Tra i due mali, preferiscono la cacca e l’elemosina, ma con qualche centesimo in tasca.

    Una delle dimostrazioni di questo fatto sta, per esempio, nella lettura attenta del piano regionale dei rifiuti redatto dalle autorità, che è un aborto tecnico, sociale, morale, completo, concepito solo allo scopo di perpetuare il problema a fini di lucro, non sapendo fare altro che disperdere rifiuti e contaminazione ambientale per sopravvivere con l’elemosina e la pietà degli altri (inclusa l’Europa) per questo psico-dramma tragi-comico dei rifiuti, non sapendo fare altro di meglio per sopravvivere con i tempi che corrono.

    Verrebbe da dire per lei, invitandola a commentare come sa fare lei i’aborto del piano regionale dei rifiuti napoletani, che la sua è una "vox clamans in deserto", dato quanto sopra detto, ma comunque invitandola a non desistere dalle sue denunce e ringraziandola per quanto lei fa in proposito per risolvere il problema.
    Notando anche che la sua è una voce che grida "in domu insanorum et latronum", e che quindi ci vuole una bella costanza.
    A sua disposizione per le sue battaglie verbali, le porgo i miei più distinti saluti e auguri.

    • Di RobertaLemma (---.---.---.252) 1 maggio 2011 20:19
      RobertaLemma

      Gentilissimo sig. Salatino,
      intanto grazie per il sostegno che è sempre piacevole ricevere.
      A volte resto meravigliata io stessa da questa incredibile vicenda campana, ma, poi, leggo di Malagrotta, di Palermo, di Taranto, di Padova e Arezzo e mi dico: gli altri san nascondere meglio di Napoli certi imbrogli!
      Ho, nel corso di questi mesi, praticamente telefonato e interloquito con tutti: associazioni, comitati, magistrati, politici e importanti organizzazioni mondiali e nazionali e con le istituzioni. Cosa ho concluso? Cosa ho ascoltato? Frasi di circostanza, di scuse, di fastidio, promesse.
      Si sta violando la legge; codice civile e penale, direttive europee e mondiali se pensiamo che molti siti sono patrimoni del mondo. In questi giorni di campagna elettorale sto rompendo l’anima a tutti i candidati, tranne a quelli che so, per certo, esser portati dalla camorra: a tutti chiedo di cercare, trovare e tirar fuori un testo di legge del 2007, approvato dal presidente del Consiglio Prodi e mai attuato. Fatto cadere Prodi ( che ha le sue belle pecche ) il testo di legge è stato fatto sparire.

      Disegno di legge recante Disposizioni concernenti i delitti contro l’ambiente. Gli articoli più importanti riguardano:

      inquinamento ambientale;

      alterazione del patrimonio naturale, della flora e della fauna;
      traffico illecito di rifiuti;

      traffico di materiale radioattivo o nucleare;
      Danno ambientale. Pericolo per la vita o l’incolumità personale;
      Delitti ambientali in forma organizzata.
      Questi alcuni dei reati introdotti dal disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 24 aprile 2007.
      Questo importante disegno di legge, firmato e quindi approvato, doveva essere successivamente inserito nel Libro Secondo del Codice Penale del Titolo VI-bis intitolato:

      Dei delitti contro l’ambiente".

      Questo significa che i vari comitati e magistrati denunciano reati non contemplati e quindi non perseguibili a norma di legge.
      Tutte le inchieste, i processi in corso, sono puro fumo. Servono solo a far star buoni, a tratti, chi spreca tempo ed energia per far valere i propri diritti civili.
      Il piano rifiuti appena varato non lo commento neppure.
      La cittadinanza, quella parte che si è salvata dal luogo comune e dalla sotto cultura, è una parte piccola e spesso incapace di individuare il vero nemico e quindi incidere positivamente nella battaglia.
      Non credo rientri nei doveri dei cittadini il dover far rispettare una legge che nemmeno esiste.
      Io che abito in un comune che fa la differenziata porta a porta dal 2002 assisto ai camion che poi sversano, il nostro differenziato, ammucchiandolo nella discarica assieme ai rifiuti di Napoli.
      L’unico motivo per cui si proibisce a Napoli di fare la differenziata è proprio questo, creare il disordine, l’ombra che permette ai tir che trasportano certi rifiuti e materiali di passare assieme ai tir di rifiuti solidi urbani. Non ci sono novità, non si può parlare di Napoli senza correre il rischio di dire banalità perchè di banale criminalità si tratta.
      Comunque, per concludere, la invito a diventare lettore di questo portale che fa, ogni sanno giorno, una rassegna inquinata di Italia, di tutta Italia. Napoli è diventata solo un’attrazione.
      Il vero nemico si nasconde nel consiglio dei ministri, è li che si decide e si delibera è lì che il CIPE decide i ’’ banchettatori’’. 
      http://rebaonlus.eu/it/

      Per smettere di scrivere, raccontare e lottare, dovrei chiudere occhi, orecchi e bocca: soprattutto occludere il cervello.
      Ancora grazie.
      Buona serata.

      Roberta Lemma


    • Di Vito Enzo Salatino (---.---.---.181) 2 maggio 2011 18:08

      Ho letto con la massima considerazione le sue precisazioni sull’ormai celebre disegno di legge del 2007 del governo Prodi, mai discusso nè approvato, sulla introduzione nella legislazione italiana dei reati e delitti contro l’ambiente e la salute delle popolazioni.
      A mio parere, detto disegno di legge sui reati ambientali non è stato più riproposto dall’attuale governo perchè notoriamente tollerante e connivente, per carenze mentali e morali, con la sua prassi sistematicamente inquinatoria e contaminante delle attività industriali e commerciali abusiviste, non solo relativamente ai rifiuti solidi urbani, industriali e commerciali, ma in generale agli effetti contaminatori connessi con la produzione di beni e servizi di ogni genere, di consumo, industriali, energetici e di rifiuto relativo.

      Ma ritengo che nemmeno il governo dell’epoca sarebbe riuscito nell’intento disperato e disperante di far passare una legge che perseguisse e punisse i reati ambientali e contro la salute e salvezza delle popolazioni dagli inquinanti.
      Per la semplice ragione che i governi attuali non sono creati per perseguire e realizzare l’interesse materiale, civile e morale della popolazione, ma solo l’interesse materiale e pecuniario dei gruppi di potere che sponsorizzano gli stessi governi e parlamentari, non in nome e per conto della popolazione italiana, ma in nome della pecunia, latrocinio e avarizia delle tre lobbies affaristico - assistenziali e mafiose che comandano di fatto in questo paese, dando ordini e prescrizioni inderogabili ai governati e parlamentari in merito alla produzione della pecunia personale con ogni mezzo lecito e illecito, non ha importanza, a favore della lobby specifica.

      Personalmente ritengo che, con la prassi, i governi e la politica poco o antidemocratica praticata in generale in Italia, tramite partiti e governi relativi in pratica pilotati e gestiti dalle tre lobbies di potere di cui sopra per fini di pecunia (e malaffare) ad uso personale, la sua battaglia con scritti e opere a favore dell’ìntroduzione di leggi per la tutela dell’ambiente, della vita civile e sociale, della salute e salvezza delle popolazioni, sia una battaglia perduta in partenza, a meno di una improbabilissima resipiscenza e/o rivoluzione culturale e morale dei politicanti e dei tre centri di potere corrotto attuali.

      La dimostrazione più evidente dell’inutilità della sua battaglia perduta sta nel fatto che la classe politica di stato e privata dirigenziale italiana nemmeno ottempera alle disposizioni europee in merito, e le viola sistematicamente e abitualmente, quando va bene ignorandole, nonostante siano recepite dalla legislazione italiana, commettendo impunemente reati continui di ogni sorta contro l’ambiente, la salute e la comunità europea.
      Così è per la direttiva europea 2009/28 E.U. relativa alla riduzione delle emissioni inquinanti e di gas ad effetto serra (CO2 equiv.) in atmosfera, alla riduzione e moderazione del Global Warming e relativi mutamenti climatici catastrofici, alla riduzione dell’inquinamento ambientale e atmosferico da sostanze contaminanti cancerogene, tossiche e radiotossiche con 2,4 milioni di morti all’anno su scala globale, alla riduzione dell’utilizzo delle energie di origine fossile (carbone, petrolio e gas) generatrici di quantita massicce ed enormi di CO2 nell’indifferenza e ignoranza da analfabeti generalizzata, alla introduzione rapida e consistente delle energie rinnovabili, dei carburanti sintetici e mezzi di locomozione non inquinanti carbon free o carbon neutral (fieramente contrastati dalla Confindustria e dal governo italiano contro l’Europa), del risparmio energetico, recupero e riutilizzo dei materiali di scarto di ogni genere, e dell’indipendenza, sicurezza e autonomia energetica.

      Se addirittura il governo italiano poco o anti-democratico, agli ordini delle tre lobbies di cui sopra, non ottempera e viola allegramente come niente fosse, con facce da sedere spaventose, le leggi europee in meteria ambientale, sanitaria ed energetica, per solo fine di vantaggio speculativo e lucro personale a favore delle tre lobbies contro l’interesse della popolazione italiana, lei pretende e spera che possa essere introdotta in Italia una legge specifica sui reati ambientali a tutela della popolazione ? 
      Mi spiace dirle che, a mio parere, lei si illude, con le sue battagle e guerre perdute, a favore dell’ambiente e della popolazione, e ci perde del tempo, mangiandosi probabilmente e inutilmente il fegato e rimettendoci pure lei in salute fisica !
       
      L’unica strada legalitaria che a mio avviso forse potrebbe essere perseguita contro i reati ambientali, perchè più semplice e diretta rispetto alle leggi campate per aria emesse per ipotesi da un parlamento incompetente, incapace e corrotto, con risultati più facilmente controllabili e contestabili dalla popolazione e dalle sue libere assiciazioni non-partitiche, è quella, che già esiste nei paesi civili e non in Italia anti-democratica dominata dalle lobbies affaristiche e mafiose, della creazione di una Agenzia tecnico-scientifica per la Protezione dell’Ambiente (ad imitazione di quanto fanno in proposito gli USA e la Gran Bretagna con le EPA, Environmental Protection Agencies), tecnicamente preparatissima e potente, indipendente e assolutamente autonoma dal potere politico.
      Questa Agenzia deve avere il solo fine e scopo di proteggere l’ambiente e la popolazione dalla contaminazione, malattie da inquinamento e morte, per la salute e la salvezza delle popolazioni dai contaminanti di ogni genere.
      Non deve rispondere affatto al potere politico ma dipendere, discutere e verificare insieme alle libere associazionmi di cittadini apartitiche e amministrazioni locali indipendenti dal potere centrale corrotto per pecunia, valutare impianti, processi, prodotti, sostanze, manufatti a fini ambientali e della salute, ascoltare e giudicare reclami, concedere licenze operative per processi e prodotti, chiudere e sanzionare impianti e processi inadeguati e abusivi, sempre a prescindere dal potere politico, che notoriamente è corrotto e contro l’interesse delle popolazioni.
      Scrive regolamenti ed emette disposizioni, specifiche tecniche e metodi di analisi e valutazione di sostanze e processi, approva o boccia qualunque iniziativa che emetta sostanze all’esterno degli impianti, nell’aria, atmosfera, suolo e acque. 

      L’interlocutore dell’Agenzia per la Tutela dell’Ambiente non è assolutamente nè il governo, nè i ministeri, incluso l’inutile e dannoso ministero dell’Ambiente asservito al potere politico, nè le istituzioni politiche, che ragionano con un metro opposto a quello della protezione ambientale, ma le associazioni dei cittadini, cui l’Agenzia deve riportare e riferire sistematicamente spiegando attitudini e decisioni in merito all’ambiente e alla salute.
      Anzi l’Agenzia deve assolutamente prescindere dalla classe politica governate e dominante e rispondere solo alla popolazione, rispettando leggi e regolamenti tecnici e scientifici precisi.
      (Chiarissimamente non deve essere come l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, che non protegge nulla a favore della popolazione, anzi fa esattamente il contrario contro la popolazione, come si vede dalla gestione infame dei rifiuti radiotossici nucleari, gestita com’è da un anziano medico incompetente ed inutile, dipendente come uno schiavo dal potere politico corrotto anzichè dalla popolazione).

      Questa è una risposta e una possibile soluzione al suo tentativo di applicare le leggi e disposizioni europee e italiane in materia ambientale e della tutela della salute della popolazione, con una Agenzia apposita plenipotenziaria di controllo, sanzione e autorizzazione, sottratta alle influenze politiche e mafiose dominanti in Italia, fuori e dentro il governo e il parlamento, che non tutelano e non garantiscono nulla fuorchè il loro portafoglio. 

      Ci sono anche altre soluzioni specifiche per i rifiuti, di carattere tecnico e scientifico, che devono vedere contrapposte le associazioni dei cittadini fondate su basi tecniche e scientifiche e le autorità, abitualmente incompetenti e corrotte come il potere centrale.
      Ci deve essere una critica micidiale contro i piani per i rifiuti abitualmente sballati e inaccettabili, perchè di norma oggetto di corruzione tra le parti per fini pecuniari personali e dove la tutela dell’ambiente e della salute delle popolazione è uno zero assoluto.
      Quì ci deve essere una vera battaglia con progetti, disegni e proposte impiantistiche tra cittadini delegati e autorità, da contestare su tutta la linea perchè abitualmente e prevalentemente dedite al loro portafoglio personale e non all’interesse della popolazione.

      Possiamo riparlarne quando vuole.
      A sua disposizione, le porgo i miei più distinti saluti con la massima stima.

      Vito Enzo Salatino 

    • Di RobertaLemma (---.---.---.252) 3 maggio 2011 10:41
      RobertaLemma

      Buongiorno sig. Salatino.

      Ogni medaglia ha il suo rovescio: una legge è valida e autoritaria se l’organo giuridico che deve vigilare sulla sua attuazione è un organo indipendente. Non è il cado dei nostri tribunali, procure e magistrati. In questo senso il testo del 2007 potrebbe non sortire effetto alcuno.

      La costituzione di un comitato scientifico potrebbe avere la stessa valenza ed importanza di una legge, se, il comitato, fosse organo indipendente e non costituito, come si usa fare per banche e cda vari, dal governo. Come vede il cane si morde la gola. Nel corso degli anni si è sistematicamente travasato ogni potere nella camera del consiglio dei ministri. Esso può legiferare mediante emergenze e deroghe, può nominare i membri nei cda di giornali, reti televisive, banche e comitati vari, basta vedere quello sulla TAV o sul nucleare, esempi recenti.

      Il parlamento è stato spogliato del suo compito, le leggi non possono essere proposte, mediante raccolta firme, dal popolo, le interrogazioni parlamentari non hanno più alcun potere e rispeto e le commissioni sono a tutti gli effetti di proprietà del governo.

      Ci hanno circondati.

      Sarebbe bene costituire un comitato indipendente come sarebbe giusto dare al comitato stesso lo strumento su cui basare le proprie denunce; il testo del 2007. cosa denunciare se il reato non è riconosciuto tale?

      Quindi, dovremmo togliere i poteri al governo, poi fare reato penale il reato ambientale e contemporaneamente istituire il comitato. Questa sarebbe la prassi giusta, è il tempo a mancare, la lucidità, l’unione delle forze sane della nazione.

      Tutte le battaglie sono inutile se non finalizzate, però, ognuno di noi potrebbe instaurare un braccio di ferro sulle diverse tematiche; chi per il ripristino dei poteri al parlamento, chi per il testo del 2007 e chi per il comitato. Così si guadagnerebbe tempo e la battaglia non sarebbe più inutile perchè finalizzata, le pare?

      Resto a sua disposizione.


      Buona giornata.


      Roberta Lemma

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