• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Esodati: 350 mila lavoratori coinvolti

Esodati: 350 mila lavoratori coinvolti

Oltre 350 mila lavoratori ingannati, questo il numero dei lavoratori coinvolti nel dramma degli esodati. Lavoratori ai quali mancavano pochi anni alla pensione e che hanno avuto dalle proprie aziende una ghiotta proposta: "Se vi licenziate volontariamente vi daremo fino alla pensione un assegno dignitoso”.

L’Inps, sulla base di calcoli sbagliati, aveva detto al governo che gli esodati erano in 50 mila, invece sono un numero 6 volte più grande e ora, per questi lavoratori, si teme il peggio e rischiano di restare senza pensione e stipendio dai 5 agli otto anni, considerata la riforma Fornero.

Il governo, che ha promesso una risoluzione entro il prossimo 30 giugno, deve ora studiare misure urgenti per tutelare questi lavoratori senza aggravare il bilancio pubblico e le risorse dell’Inps: quindi potrebbe, anche questo vistoso e grave errore, ricadere sui contribuenti.

Doveva funzionare così. Non è chiaro se tra queste aziende e il governo ci fosse un accordo, fatto sta che in corso d’opera le regole sono cambiate e ora tutti questi lavoratori rischiano di non avere di che vivere dopo aver maturato 36 anni di contributi.

La riforma pensionistica ha abolito l’anzianità contributiva spostando in avanti l’età anagrafica, facendo degli esodati persone costrette ad aspettare dai 5 agli 8 anni il diritto alla pensione, un dramma sociale che già sta conquistando le piazze. La fascia colpita riguarda lavoratori con un’età compresa tra i 56 e i 62 anni dopo una vita passata a lavorare.

Secondo le aziende l’uso degli incentivi per il licenziamento volontario si trovava nel decreto "Salva Italia", sulla base di questo decreto a chi mancava dai 36 ai 49 mesi per andare in pensione si concedevano 30, oppure 42 assegni, dopo avrebbero ricevuto la pensione.

Chi si assumerà la responsabilità per tutte queste persone illuse e poi ingannate? Sulle spalle di chi ricadranno i fondi per sostenere queste persone? E perchè, se questi lavoratori hanno maturato 36 anni di contributi, l’Inps non è in grado di dargli quanto gli spetta di diritto? L’Inps utilizza i contributi per pagare infinite ore di cassa integrazione a lavoratori di aziende che hanno delocalizzato senza aver pagato nulla allo Stato italiano. Si impongono riforme sbagliate e vendute come urgenti mentre i veri problemi e le vere urgenze restano senza leggi e senza risposte.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares