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Cari formattatori del PDL, dove siete stati tutti questi anni?

C'è aria di rivolta all'interno del PDL. In attesa di vedere cosa deciderà Silvio Berlusconi veramente se candidarsi oppure no, le nuove parole sono rinnovo, legalità, perfino primarie!

Una domanda semplice semplice: ma dove siete stati tutti questi anni, cari formattatori del PDL? È questa domanda che mi sorge spontanea avendo avuto notizia del vostro incontro a Mareno di Piave, in un capannone vuoto, domenica 7 ottobre. Manco fosse stata una riunione carbonara. Perdonatemi il tono provocatorio ma è più forte di me. Sarà perché in fondo abbiamo vissuto nello stesso paese ma sicuramente lo abbiamo guardato da prospettive diverse. Per mia fortuna.

No perché mi sa tanto che qui c'è un aria da rompete le righe, da 8 settembre. Le elezioni che si avvicinano inesorabili, i vari colonnelli di partito che s'interrogano sul loro futuro, qualcuno che inizia ad abbandonare la nave che affonda ma soprattutto il vostro grande capo Silvio, fino a ulteriore ripensamento, ha deciso di farsi da parte. Lui che tutto è stato tranne che moderato, ora per il bene del centrodestra, si toglie dalla scena, mandando avanti il suo "delfino" Alfano a flirtare con Pierferdy Casini e strizzando anche l'occhio al Professor Monti. Roba da non credere, cosa si arriva a fare per non consegnare il paese alle sinistre!

Dove siete stati tutti questi anni? Perché solo ora avete uscito i cartelli con scritto, legalità, merito, perfino primarie, perché solo ora? Dove li avevate lasciati questi cartelli quando il PDL era diventato un'enorme casting Mediaset, per starlette e bonazze siliconate per entrare in Parlamento o andare in Europa. Tanto così per prendersi un buon stipendio alla faccia dei contribuenti. Senza dare nulla alla collettività in cambio, ma solo mediocrità e volgarità mentre l'Italia si è fatta deridere agli occhi del mondo. Per arraffare l'arraffabile. Dove eravate quando un signore di nome Marcello Dell'Utri, un'altra vittima della magistratura comunista italiana, definiva Mangano un sant'uomo "perché aveva tenuto la bocca chiusa" prima di morire o quando affermava che se esiste la mafia esisterà anche l'antimafia? Dove eravate quando il vostro padre padrone ha speculato per fini politici anche sul terremoto dell'Aquila con i suoi show mediatici, strumentalizzando il dolore di persone anziane e famiglie che avevano perso tutto? Abbiamo visto tutti cos'è stata la fantomatica ricostruzione dell'Aquila, quali loschi figuri si sono aggirati sentendo odore di piccioli, quante cricche affaristico-politiche si sono fregate le mani sulle macerie ancora fumanti. Dove eravate quando il vostro capo intratteneva rapporti poco puliti con i Lavitola, i Giampy Tarantini, i Mora e i Fede, frequentava minorenni marocchine spacciate per nipoti di capi di stato?

Troppo tardi signori miei. E troppo sospetta la tempistica di questo rivoltamento. Dubito della buona fede della vostra protesta perché ormai è tardi. Mi avreste convinto se quello che affermate oggi, l'aveste detto con forza anni fa, quando l'andazzo era evidente a tutti. E invece tutti muti, pronti ad applaudire il gran barzellettiere, a perdonare ogni sua gaffe mentre ci rappresentava tutti noi italiani, ogni sua scelta discutibile, ad personam. Perché alla fine il bilancio del berlusconismo, di questa sciagurata vicenda politica è che per l'interesse di uno in particolare, il nostro amato paese è regredito sotto tutti i punti di vista. Un ultimo esempio se ancora ne servono? Guardate quello che sta combinando il vostro partito sull'anticorruzione, gli assalti all'arma bianca per inserire emendamenti salva Ruby, salva Silvio. Ma non potrebbe essere altrimenti. Su questo sì che c'è la coerenza.

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