Brunetta promette il Wi-Fi. Ma ancora aspettiamo che funzioni bene la Pec

Il Governo potrebbe liberalizzare il Wi-Fi già nel prossimo Consiglio dei Ministri. Per Brunetta abbiamo un problema culturale di fondo.

"È un problema di cultura" - ha detto il ministro - "non di rete: tutte le scuole italiane sono già collegate via internet, fra loro, con il ministero e con il mondo esterno, ma la quantità di contenuti che viene fatta circolare è praticamente nulla". La liberalizzazione del Wi-Fi è una necessità: scomparsi i famosi 800 milioni per la banda larga, garantire un libero accesso alle reti senza fili può servire a migliorare la connettività in tutto il Paese.

Ricordate il miliardo e 500 milioni promessi dal governo Prodi per la larga banda (Decreto Gentiloni che poneva fine alle limitazione della legge Urbani [il liberista che più liberista non si può])? Poi rilanciati del governo Berlusconi con il suo spot da Vespa, per poi ri-diventare 1,4 milioni, assicurati da Brunetta e che erano li nel cassetto, si trattava solo di prenderli, smentito da Letta (zio) e Tremonti: Bertolaso gridò scandalizzato perché voleva gestire quest'altra emergenza e gli fu assicurato che almeno 800 milioni erano disponibili.

Bene ora anche quei 800 milioni sono scomparsi, si rifanno le danze con il WI-Fi. Solita scenetta, solito spot. Annuncio di Brunetta, fine dell’Anti Digital Divide. Qui non si tratta di spartirsi nessuna torta. Nessun investimento produttivo. E' tutto li pronto per essere utilizzato. E Allora? E' un problema di cultura si tratta dell'utilizzo pieno di quanto esiste già, attualmente poco sfruttato.

Ma Brunetta dovrebbe guardare in casa propria e senza andare al WI-FI ma solo al PEC. La posta certificata con l'Amministrazione Pubblica. Avete provato a richiederla? E dopo le peripezie per averla avete provata ad utilizzarla? Avete provato a spedire una domanda via PEC ad una delle amministrazioni abilitate? State ancora aspettando? Anch'io!