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 Home page > Tribuna Libera > Bossi-Papa: quando le prese in giro non hanno limiti

Bossi-Papa: quando le prese in giro non hanno limiti

L'incoerenza politica della Lega e delle sue posizioni (come per gran parte della casta) rende poco credibile anche la recente proposta di revisione costituzionale.

Tralasciando i penultimatum cui ci ha abituati la Lega, la proposta di riforma costituzionale arriva con 15 giorni di ritardo sui tempi che loro s'erano dati; tralasciando l'incoerenza grazie alla quale prima attaccano pesantemente Silvio, poi ad appoggiarlo al Governo; facendo altrettanto con i NoTav (invertendo i fattori: appoggiandoli prima, abbandonandoli dopo); ecco tralasciando che Castelli, Speroni, Salvini e Borghezio tutto sono tranne che antirazzisti: tralasciando che tutto questo, in un paese serio, avrebbe dovuto causare negli anni l'assoluta sparizione - elettoralmente parlando s'intende - della Lega, adesso ci ritroviamo con Calderoli a fare una proposta di riforma costituzionale.

Ebbene se l'idea di fondo potrebbe anche essere buona, riduzione dei parlamentari, retribuzione solo in base all'attività svolta e sfiducia costruttiva, il resto sembra un po' una rivoluzione affrettata e sembra più una cosa arrabattata tanto per dare il contentino che altro. Tanto i tempi biblici delle riforme costituzionali la faranno cadere nel dimenticatoio. Insomma una cosa leghista e non una cosa seria.

Se veramente volessero risparmiare, non sarebbe necessaria una riforma costituzionale. Sarebbe bastato non rimangiarsi, di notte e a telecamere spente, i tagli alla casta. In altri termini: basterebbe dimezzare gli stipendi e i vitalizi dei parlamentari, sarebbe bastato votare a favore dell'abolizione delle provincie (e contestualmente accorpare i comuni delle (ormai ex) provincie con più di un milione di residenti), proporre ed approvare la decurtazione del 90% delle 620 mila auto blu. 

Si risparmierebbe, sull'unghia e nell'arco di poco tempo, qualche miliardino di euro.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.81) 20 luglio 2011 11:15

    La Lega di lotta e di governo . Votano tutto quello che il sultano di Arcore mette nel piatto , poi escono scandalizzati gridando che è una vergogna , basta , è ora di farla finita e lanciano i penultimatum a cui non crede più nessuno .


    Il giochino va avanti da quasi vent’anni e i citrulli legaioli ( stavo per dire segaioli) , impagliati dalla promessa di un federalismo all’acqua di rosa , ancora ci credono , anche se alcuni forse un po’ meno .
    E’ una situazione molto simile a quella dei "seguaci " di Silvio . Tutti credono che il gran Visir è sceso in politica per combattere i comunisti , nessuno di loro che ,tra le altre , si ponesse una domandina facile facile : " ma come mai tutti i collaboratori più stretti di Silvio ( escluso Confalonieri) sono siciliani ? " . Non è un po’ strano per un milanese doc come Berlusconi .Avrà mica qualche attinenza con le sue storielle giudiziarie o peccati di gioventù ? . Nessuna conclusione sia chiaro,solo un punto di domanda.Un dubbio .

    Ecco sono due tifoserie che si sono ritrovate insieme per un denominatore comune : l’appiattimento mentale . Poi ci sono anche altre cosucce che li tengono avvinghiati , ma lasciamo perdere.

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