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Aumentano adesioni al movimento "Forza d’Urto" in Sicilia

Il movimento "Forza d’Urto" non molla la protesta. Gli esiti dell’incontro tra Lombardo, i nove prefetti dell’isola e gli esponenti di Forza d’Urto non sono ancora stati resi noti. 

Intanto aumentano le adesioni al movimento Forza d’Urto, che riesce a racimolare iscritti su ampia fascia sociale. Le accuse di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, sono la chiara descrizione di quanto avviene in numerosi presidi: “Mafiosi tra i manifestanti, cerca politica, alimenta ribellione”. Aggiunge inoltre:

“Se diciamo certe cose è perché si tratta di presenze inquietanti. Dietro questa mobilitazione, vedo un vecchio ribellismo siciliano, con dei leader che fanno politica e qualche politico trombato che vuole ritrovare la scena alimentando la protesta. La preoccupazione è che tutto ciò si possa risolvere in una grande operazione di trasformismo. La situazione peggiora di giorno in giorno, i blocchi che impediscono la consegna delle merci non solo continuano, ma sono in aumento. I danni subiti dal sistema delle imprese sono ingenti. Stiamo valutando l’impatto, ma posso dire che è rilevante”.

Dodici anni fa la medesima sigla di trasportatori, la Aias, che oggi opera nel movimento Forza d’Urto, paralizzò i trasporti in Sicilia per 7 giorni, causando una stima di danni, secondo Confindustria, di 700 miliardi del vecchio conio.

I presidi aumentano e oggi a Giarre, come altrove, si sono intensificati i blocchi dei mezzi, costringendo diverse aziende a fermare i loro lavori in segno di protesta. Protesta che rimane libera, ma chiaramente un gioco-forza impone di dover aderire, senza mezzi termini.

La paralisi del trasporto merci è al culmine in Sicila, e secondo alcune indiscrezioni, il movimento Forza d’Urto non vuole assolutamente mollare la presa. Intanto ieri l’esecutivo di Unatras (Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci), a Roma ha sospeso il fermo dei servizi che era stato proclamato dal 23 al 27 gennaio.

Indubbiamente grazie alle rassicurazioni date dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera: interventi immediati con 400 milioni di euro per il comparto, rimborso delle accise sul gasolio e controllo dei costi delle assicurazioni.

Il Codacons crea “Comitato Vittime Forza d’Urto” in difesa di tutti coloro che hanno subito e subiscono danni e lesioni di ogni genere da effetti derivanti dallo sciopero. Il segretario nazionale Francesco Tanasi:

“Il blocco totale della Sicilia e delle attività commerciali isolane continua e al quarto giorno non c’è più benzina e anche i beni di prima necessità non sono più facilmente disponibili o sono aumentati molto di prezzo”. “I danni all’economia dell’Isola – aggiunge – sono davvero incalcolabili: interi camion di derrate alimentari andate a male, frutta e verdura inservibili, negozi chiusi perchè i gestori hanno i serbatoi delle auto vuoti, uffici deserti perché gli impiegati sono stati bloccati nei punti chiave del traffico. “Lungi dall’aver procurato benefici di qualunque genere alla Sicilia e ai siciliani questo blocco causa invece danni enormi a tutti”.

Si attende ora la risposta del vertice tenutosi oggi all’Ars di Palermo e inizia il mercato nero dei carburanti in molte aree controllate dalla micro-criminalità. Oggi in Sicilia ci sarà anche qualche inviato di "Servizio Pubblico" il programma di Michele Santoro in streaming e su Antenna Sicilia, i quali tratteranno e approfondiranno la situazione siciliana e ragioni dei manifestanti.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.209) 19 gennaio 2012 23:14

    Per protestare occorre non solo dire ciò che non va ma proporre una valida alternativa. L’alternativa è fatta non solo di proposte che abbiano una loro solidità etica ma anche economica. Occorre che siano pensate ed elaborate in un contesto che non sia autarchico (solo Sicilia = feudi ottocenteschi)ma nazionale, europeo ed orientate ad un mercato mondiale. Bisognano persone che servano la Res Publica e quindi moralmente ineccepibili, non colluse con la politica corrotta, credibili ed indissolubilmente legate al mandato ricevuto dai loro elettori (non irresponsabili). Serve quindi una nuova legge elettorale per primis e non solo il calo del prezzo della benzina (richiesta popolare e di semplice enunciazione). Il blocco degli stabilimenti del siracusano sta causando la mancanza di ossigeno per gli ospedali, la mancatila sterilizzazione degli strumenti operatori, il fermo delle autoambulanze per mancanza della benzina, il probabile black out energetico per il fermo delle centrali elettriche, la rovina delle colture degli agricoltori. Forse c’è qualcosa che non va tra gli ideatori della protesta e nel loro modo di condurla. Occorre sicuramente un cambiamento ma servono anche dei Comandanti senza macchia e paura. Quando penso a questa gente mi vengono in mente Falcone e Borsellino. Poi mi scoraggio pensando che questo Popolo Siciliano ha preferito a Presidente della Regione il sig. Cuffaro piuttosto che la sig.ra Borsellino. Osservate e sentite chi è a capo dell’odierna protesta e ragionate sulla loro etica, sul loro programma e sul nostro futuro. Non continuiamo a riporre fiducia sui falsi profeti. Ci servono Industrie, infrastrutture, burocrazia efficiente e dirigenti eticamente e moralmente affidabili, di incopetenti ed incapaci ne abbiamo anche troppi. I LOVE SICILY. DIFENDIAMOLA DAI PREZZOLATI.

  • Di (---.---.---.249) 20 gennaio 2012 07:13

    tutti parlano di disagi creati agli abitanti dell’isola,come mai nessuno spiega perchè questi disagi?tutto il bordello potrebbe finire immediatamente applicando lo statuto.cosa vuol dire lo statuto?vuol dire pensioni piu alte ,sviluppo,occupazione ,i costi dei gasoli scendedrebbero di parecchio.voi che fate informazione parlate di questo e non di infiltrazioni mafiose

  • Di (---.---.---.7) 20 gennaio 2012 08:46

    la maggioranza dei siciliani è sicura che questa volta non molliate sulle rivendicazioni scaturite da esigenze vitali per la nostra terra siciliana e per i siciliani, subirete attacchi di ogni genere ma i siculi vi sosterranno e vi saranno vicini, trovando nella protesta e nelle proposte, l’unico modo per farsi sentire e sono sicuri ed anche certi che nessun politico straniero possa scardinare, a proprio tornaconto, i risultati che certamente e sicuramente otterrete.
    Viva la Sicilia 

  • Di (---.---.---.42) 20 gennaio 2012 18:09

    Forza Sicilia, è giunta l’ora dell’indipendenza dal marciume romano!

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