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 Home page > Tribuna Libera > Arriva nelle case degli italiani l’ultima balla di Berlusconi

Arriva nelle case degli italiani l’ultima balla di Berlusconi

In questi giorni stanno arrivando agli italiani delle lettere firmate da Silvio Berlusconi che certificano la volontà di restituire l’IMU ai contribuenti qualora il PDL dovesse riandare al governo. Si tratta dell’ennesima balla promessa dal Cavaliere, una “polpetta avvelenata” come l’ha definita Mario Monti che ha come unico scopo quello di far convergere sul proprio partito i voti delle persone oppresse dalla crisi, ma che non ha nessun fondamento politico ed economico. In Italia il sistema delle imposte come è noto, va rivisto e razionalizzato, siamo uno dei paesi con la pressione fiscale più alta del mondo, dovuta soprattutto all’inefficienza nell’amministrazione pubblica e alla corruzione dello Stato, che è dilagata negli ultimi anni. Che il prossimo governo però si metta a restituire assegni con l’importo delle tasse già pagate, un po’ come fa la Caritas alle mense dei senzatetto distribuendo pasti caldi, è un’idea micidiale e pericolosa che solo la mente populista e spregiudicata di Berlusconi poteva partorire. Nel dopoguerra Achille Lauro per farsi eleggere sindaco di Napoli prometteva per ogni preferenza accordatagli un chilo di pasta, oppure ancor più efficacemente una scarpa sinistra prima del voto e la scarpa destra dopo il voto. Così l’armatore di Napoli si garantiva centinaia di migliaia di preferenze blindando la sua elezione e giocando sulla disperazione e la fame della gente.

Parimenti ora Berlusconi si è inventato la proposta insidiosa di restituire le tasse, idea che al di fuori dell’Italia sarebbe accolta da un ilarità generale e che invece da noi viene presa sul serio per il masochismo imperituro di alcuni nostri connazionali. La restituzione dell’IMU se applicata sconquasserebbe ancor di più le casse delle stato e ci porterebbe ad aumentare a dismisura il nostro debito pubblico che già sfiora cifre insostenibili. Come è noto infatti una rimodulazione fiscale è possibile solamente dopo un riammodernamento dello stato e una concezione più virtuosa della spesa pubblica, ogni misura presa prima di queste riforme sarebbe vana e ci porterebbe sempre più vicino al baratro.

Ma chi può dare ancora credito alle panzane propalate da Berlusconi e dalla sua schiera di servitori che lo sostengono in ogni sua deriva populista e plebiscitaria? Soprattutto le persone con un'istruzione limitata, e gli anziani, che si informano solamente attraverso la televisione su cui dilagano le proposte choc del Cavaliere, senza dimentacare qualche invasato berlusconiano che ancora crede alla rivoluzione liberale sempre promessa dall’alleanza fallimentare Pdl – Lega Nord. La maggior parte degli elettori, che non si ciba solamente al desco della tv, ma si informa su internet confrontando più fonti, e che ha una visione più organica e completa della crisi italiana, è cosciente che una soluzione non può arrivare dalla scorciatoia rappresentata dall’abolizione delle tasse, e non cadrà nel tranello architettato dalla fallimentare classe dirigente del Pdl, ma sceglierà altre strade. Nelle elezioni che si profilano ogni voto ha uno suo perché e una propria dignità. Chi vota PD vota l’alternativa più forte ed “istituzionale” ai 5 anni di governo della destra, chi vota Sel cerca un’uscita dalla crisi marcatamente di sinistra, chi sceglie Monti sceglie il rigore che il più delle volte è sembrato sensato e soprattutto ineludibile, chi preferisce Beppe Grillo sceglie una linea di rottura che può rappresentare un'incognita ma anche una prospettiva nuova da cui ripartire, chi sostiene Oscar Giannino sostiene una via con sempre meno Stato e più mercato. Tutte queste sono opzioni degne che hanno in sé una parte di risposta alle sfide del futuro, l’unica scelta veramente indegna rimane il voto a Berlusconi. Chi accorda il proprio consenso ancora una volta al PDL, sostiene di nuovo il piazzista della politica che negli ultimi 20 anni ha sfregiato la Costituzione italiana, ha massacrato le istituzioni, e che due giorni fa giustificava addirittura la corruzione. Ogni voto è legittimo, sicuramente però un voto dato a Berlusconi non è degno di una persona intelligente o che si definisce tale. 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.161) 16 febbraio 2013 12:31

    A costo di essere pedante nel ripetermi , la scelta di votare Silvio Berlusconi non può soltanto essere circostritta ad un presunto deficit di intelligenza come chiosa l’articolista ,segnalo che molti (probabilmente la maggioranza) degli elettori che scelgono Silvio sono assolutamente consapevoli della loro scelta e tutt’altro che bischeri .

    In altre parole sanno benissimo chi è Silvio e cosa rappresenta e proprio per questo lo votano .Per loro è la assoluta garanzia che tutto rimane com’é ,ovvero il paese che consente di fare i propri porcacci comodi in barba a tutte le leggi , con una bassissima se non nulla probabilità di essere beccati e chiamati a renderne conto .
    Per questi elettori le altre opzioni politiche sono tutte un rischio che non vale la pena di correre :Monti è uomo di destra ,preparato anticomunista e cattolico , sarebbe il candidato ideale per chi si proclama liberale ed anticomunista se non fosse che parla di lotta all’evasione fiscale ,ripristino del falso in bilancio , contrasto alle organizzazioni mafiose ,conflitto di interessi .....ecc .Dopo circa un anno del suo governo tra le file dei berluscones è scattato l’allarme sociale perché sanno che un conto è se le stesse cose le dice Silvio ,in pratica una strizzatina d’occhio ,un conto se le dice Monti perché lo hanno già assaggiato o perfino Bersani , perché c’è il rischio che magari questa volta il PD le mantiene.

    Quindi per favore non riduciamo il tutto a poveri stupidotti che non sanno quello che fanno.
    Lo sanno ,lo sanno benissimo - ciao

  • Di (---.---.---.84) 16 febbraio 2013 16:42

    PaoloM.
    Ho assistito ad una discussione fra alcune persone, fra le quali alcuni dicevano che avrebbero votato Berlusconi, perchè avrebbe restituito l’IMU pagata e cancellato la tassa per il futuro. Mi sono intromesso affermando che la maggioranza avrebbe recuperato meno di 20 Euro al mese! Ho sottolineato poi che l’elettore prima deve dargli il voto e poi sperare che mantenga la promessa. Non ci avevano pensato.
    Ho concluso anche che in questo modo l’economia non ne risente affatto.
    Oggi ho saputo che, se eletto, farà il ponte sullo stretto di Messina: in questo caso avremo lavoro a tempo indeterminato (penso all’autostrada Salerno-Reggio C.): ma chi pagherà?. 

  • Di (---.---.---.211) 16 febbraio 2013 20:06

    Tycoon >

    Berlusconi sostiene che gli italiani si fidano perché è “il miglior imprenditore del dopoguerra”.
    Ecco gli effetti di 5 anni di suo governo (2001-2006).
    Il nostro Pil è cresciuto del 5% contro un 10% della Francia e del Regno Unito. Dopo aver investito oltre 1500 miliardi nella riunificazione la Germania ha segnato un +6%. Non solo.
    Con tassi d’interesse dimezzati (ingresso nell’Euro) il nostro Debito è cresciuto di altri 240 miliardi lasciando invariato il rapporto con il Pil.
    Veniamo ai prossimi 5 anni.

    Berlusconi “promette” una serie di tagli al prelievo fiscale che valgono almeno 100 miliardi.
    Basta volerci credere.
    Intanto lo spread è rimbalzato di 30 punti con un aggravio di circa 6 miliardi del monte di interessi da pagare.
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce remore o limiti fino a …

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