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Analisi del mercato dell’argento

In seguito alla variazione del corso dell'argento dall'apice raggiunto nell'aprile del 2011, molti hanno intravisto la fine del mercato al rialzo ma il valore raggiunto dall'argento dal gennaio 2012 smentisce questa ipotesi e qui di seguito vi spiegherò il perché.

Così come per l'oro, l'argento non gode di analisi sensate a livello globale, ma ci si basa solamente sulla valorizzazzione dell'oro o dell'argento per arrivare a conclusioni che non contemplano l'analisi a lungo termine, le sole che permettono di non perdere la fiducia anche in periodi di leggero calo.

Una delle basi per l'analisi del valore reale di un’azione è di eliminare il fattore monetario, poi misurare le azioni fra di loro e non sotto forma di moneta, visto che in questo momento il potere d’acquisto della carta moneta è distrutto da politiche inflazionistiche. Con la crescita di un’azione valutata in euro non significa che ci sarà un vero guadagno.

L'aumento del valore in euro di un'azione può essere fuorviante se nello stesso tempo il potere d’acquisto della moneta è danneggiato a causa dell’inflazione: per questo motivo molti pensarono di arricchirsi negli, ultimi anni, con investimenti immobiliari, ma questo settore si è accontentato di replicare l’enorme inflazione resa possibile dalla più grande bolla del credito di tutta la storia.

Il caso dell’argento: aggiornamento.

La ratio Oro/argento. 

Questa ratio permette di determinare la valorizzazione dell’argento rispetto all’oro. Oggi questa ratio è quotata intorno a 1/40, cioè una moneta d’oro permette di acquistare 40 monete d’argento. Storicamente, la ratio era di 1/16 durante 873 anni (dall’anno 1000 fino al 1873), una moneta d’oro permetteva, quindi, di comprare 16 monete d’argento. Negli 100 ultimi anni, questa ratio ha toccato due volte il livello 1/16.

Negli ultimi 100 anni, questa ratio ha toccato due volte il livello 1/16. Oggi l’argento è sottovalutato rispetto all’oro e si avvicinerà nuovamente a 1/16, e nel corso dei dieci prossimi anni probabilmente anche all’ 1/10, poiché la quantità d’argento prodotta in tutta la storia supera di appena dieci volte la quantità d’oro estratta dagli albori. Quindi sarebbe tutto logico se la ratio raggiungesse il livello 1/10.

Non c’è nessun motivo perché l’argento resti cosi sottovalutato nei confronti dell’oro (l’oro essendo anche lui un’azione sottovalutata relativamente alla quantità di carta moneta in circolazione). 

La quotazione dell'argento in rapporto al livello dell'inflazione reale.

Nel 1980, il prezzo dell’oncia d’argento raggiunse un picco storico di 50 dollari. Aggiustato dal tasso d’inflazione reale dal 1980, l’oncia d’argento dovrebbe essere quotata oggi intorno a 400 dollari dato che la massa monetaria è aumentata da quel periodo.

Carenza di argento fisico.

C’è una mancanza importante di argento fisico per soddisfare la richiesta industriale. Quasi tutte la produzione d’argento fisico viene consumata a livello industriale, lasciando poco spazio per poter soddisfare la richiesta d’investimento. L’argento è utilizzato per migliaia di prodotti (computer, camere fotografiche, pannelli solari, ecc) non è riciclato (perché usato in piccole quantità in ognuno di questi prodotti) e quindi sparisce.

Ci sono svariati motivi che permettono di giustificare un’altissima quotazione dell’argento, e tanti da poterne anche omettere alcuni, ma tuttavia non bastano a spiegare perché il prezzo dell’oncia d’argento è quotato intorno a 30 dollari. Siccome esistono svariati motivi che giustificano una quotazione più alta, perché il prezzo dell'argento è cosi basso oggi?

Secondo me, non possiamo capire il mercato dell’argento (quindi sopportare una instabilità cosi importante su questo mercato) senza prendere coscienza che si tratta di un mercato manipolato da alcune banche oltre a potenti interessi finanziari via posizioni "short" che creano un’impressionante offerta vituale che viene acquistata poi da investitori convinti di possedere realmente dell’argento fisico.

Secondariamente, bisogna capire che l’argento, oltre all’oro, sono i nemici dell’attuale sistema monetario basato sulla carta moneta non convertibile in azioni tangibili. La banca JPM Morgan deve fare i conti con una “naked short” (o posizione di vendita allo scoperto) uguale a 122.5 millioni d’oncie d’argento. La banca ha venduto allo scoperto millioni d’once d’argento che non possedeva ma che un giorno dovrà riscattare sui mercati, quando i clienti ne chiederanno la consegna fisica a domicilio, il che farà esplodere il prezzo.

Queste "short" creano un’offerta virtuale d’argento che va a deprimere la quotazione dato che l’offerta diventa superiore alla domanda. Fin quando gli investitori accetteranno di acquistare certificati cartacei, non ci saranno mai carenze d’argento e le problematiche esposte più in alto, non potranno influire nell’andamento della quotazione dell’argento.

Il caso degli ETF con i certificati Argento resta alquanto sospettoso a mio parere, perché questi strumenti finanziari permettono di creare un’offerta d’argento cartaceo supplementare ma virtuale, che così contribuisce a deviare la richiesta massiva degli investitori dall’argento "fisico".

Non esistono prove inconfutabili capaci di dimostrare che questi ETF, oltre agli emettitori di certificati "argento", possiedano realmente le quantità d’argento fisico che pretendono di avere. Basta leggere con cura i dettagli dei vari contratti di questi emettitori di ETF e certificati per accorgersi che in caso di "problema", si riservano il diritto di rimborsare i loro clienti in euro o in dollari, praticamente in carta moneta.

Se tutti i titolari di azioni e certificati chiedessero la consegna fisica dell’argento che hanno acquistato, non tutti gli investitori otterrebbero il loro argento fisico. Più si perde la fiducia nell’attuale sistema monetario (distruzione del potere d’acquisto delle monete, piani di salvataggio, fallimento bancario, caso MF Global ecc) più si accelera il movimento verso azioni tangibili, movimento che si materializza in una corsa all’oro, all'argento fisico, oltre ad altri azioni tangibili.

Il recente caso del default della MF Global, uno dei più famosi broker americani, è profetico. Tutti i clienti della società che pensavano di avere investito nell’oro e nell’argento tramite l’acquisto di certificati o contratti "futures" (per convertirli a breve in consegna fisica) hanno perso tutto. Se avessero posseduto quantità fisiche d’oro e d’argento a proprio nome, non avrebbero rischiato il default di controparte.

Questa tendenza globale a sfidare tutto quello che non è tangibile, sarà quella che farà esplodere i prezzi. Quando nessuno vorrà più investire in argento via certificati, ETF o conti metalli che non garantiscono il possesso diretto di argento fisico, inizierà allora l’aumento esponanziale del prezzo dell’argento (e dell’oro). Perché ricordatevi, la situazione sul mercato dell’argento fisico è decisamente tesa.

Quest’analisi è valida anche per il mercato dell’oro fisico. La quotazione dell’oro in rapporto all’inflazione attuale (prendiamo anche in considerazione le differenti forme di manipolazioni che subisce) dovrebbe essere ben più alto in confronto a oggi.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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