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A cena con Berlusconi: i radicali terminano in bellezza lo sciopero della fame

Come hanno annunciato a Radio radicale Marco Pannella, reduce dalle contestazioni al corteo degli indignati, si è recato ieri sera a cena da Silvio Berlusconi. Accompagnato da Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni e Walter Vecellio, il leader radicale ha incontrato il Presidente del Consiglio, Gianni Letta ed Angelino Alfano.

Come si fa a far tornare l’appetito ai radicali che da circa un mese attuano un sedicente sciopero della fame e della sete? Basta che Silvio Berlusconi prepari una lauta cena ed i radicali sono pronti a riaprire le ganasce. Altro che satyagraha, quando si tratta di affondare la forchetta nelle pennette tricolore del Cavaliere per Pannella e Bernardini non ci sono Gandhi che tengano.

La stella gialla, la partitocrazia, il regime, la diversità radicale, tutto crolla, quando Silvio chiama, Marco risponde.

Il menu dell’incontro sarebbe stato a base di amnistia, riforme, legge elettorale e il rinnovo della convenzione dello Stato con Radio Radicale. Forse durante il dessert, si sarà parlato anche di una presenza radicale nelle liste del Pdl, ma questa è un'altra storia.

Emma Bonino, fiera esponente fino a tre anni fa dell’ultimo Governo Prodi, sembra non si sia fatta vedere dalle parti di Palazzo Grazioli. Che la linea del partito non sia condivisa?

Che anche Pannella abbia come Bossi “il suo cerchio magico” che ne condiziona le scelte? Infatti nonostante il 90% dei sostenitori del partito non approvi l'operato del governo, nonostante la stragante Maggioranza dei redattori di radio radicale mettano in il luce tutti i giorni le ombre del sistema berlusconiano, nonostante l’attuale maggioranza dalle parti di Torre Argentina viene definita quotidianamente come un aglomerato clerico fascista, continua l’allontanamento di Pannella dal Partito Democratico ed il suo avvicinamento alla maggioranza.

Forse Pannella conta di approvare la legge sul testamento biologico con Maurizio Sacconi, ed Eugenia Roccella? Vuole proporre l’anagrafe pubblica degli eletti a Brunetta? O l'uninominale con doppio turno alla francese a Calderoli? Vuole discutere di liberalizzazioni con Capezzone? Di Europa con Borghezio? Dai non scherziamo.

Per Marco Pannella il dialogo ed il rispetto delle istituzioni viene prima di tutto. Per molti italiani (radicali più dei radicali) invece trattare con chi umilia tutti i giorni le istituzioni, significa mortificare quelle istituzioni che si vogliono difendere. Forse per questo, il partito transnazionale, transpartito e non violento ha smesso di essere Pop.

Da Altiero Spinelli a Mario Mauro, da Ernesto Rossi a Maurizio Gasparri, da Mario Pannunzio a Alessandro Sallusti, da Leonardo Sciascia a Marcello Dell’Utri, da Enzo Tortora a Nicola Cosentino, da Luigi Einaudi a Renato Schifani, da Gaetano Salvemini a Giulio Tremonti, da Don Benetto a Don Baget Bozzo, da Adelaide Aglietta a Daniela Santanche’, da Loris Fortuna a Maurizio Lupi, Da Marco Cappato a Roberto Formigoni, da Gianfranco Spadaccia a Carlo Giovanardi, da Franco Basaglia a Gaetano Quagliariello, da Angiolo Bandinelli a Magdi Cristiano Allam, da Anna Politkovskaja ad Emilio Fede, da Massimo Bordin a Lele Mora, da Ilona Staller a Nicole Minetti,ma tu Giacinto Marco detto Panella cosa c’entri con Silvio Berlusconi? 

L’universo radicale si restringe, forse scomparirà, come una galassia.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di maurizio (---.---.---.47) 22 ottobre 2011 15:15

    Beppe Grillo mi ricorda moltissimo gli inizi di Marco Pannella: molte buone idee e alcuni risultati concreti su temi importanti (divorzio ad esempio).

    Speriamo che Beppe Grillo non percorra la stessa parabola di Pannella.

     

    Maurizio

    • Di (---.---.---.15) 22 ottobre 2011 18:40

      I Masaniello sono tanti nella storia italiana, antica e attuale. I radicali poi hanno sfornato una caterva di venduti che oggi ritroviamo dispersi in tutti i gruppi parlamentari da destra a sinistra passando per il centro

  • Di (---.---.---.178) 22 ottobre 2011 17:07

    sinceramente non capisco di cosa stupirsi, mi pare che parte della "filosofia" radicale sia sempre stata la ricerca continua del dialogo con tutti. da simpatizzante non mi allarma nè stupisce affatto questa cena. purtroppo sono sicurissimo che non porterà nulla di utile ma sono altrettanto sicuro che non porterà i radicali nelle liste del pdl.
    ogni tanto bisognerebbe ricordare anche che i radicali sono sempre stati contro tutto il regime partitocratico non solo Berlusconi e nonostante questo hanno sempre ricercato il dialogo con chiunque nel tentativo magari vano di convincerlo.

    • Di (---.---.---.15) 22 ottobre 2011 18:43

      hai ragione i radicali sono fatti così! pronti alla bisogna.

    • Di (---.---.---.38) 22 ottobre 2011 18:48

      ma anche l’anno scorso, se non ricordo male, e più o meno di questi tempi, Pannella si incontrò con Berlusconi e ricordo che venne fuori lo stesso identico gran casino sul fatto che si erano "venduti".
      Il risultato poi è stato che i Radicali hanno sempre rispettato l’accordo con l’opposizione mentre due IDV e due PD hanno fatto il salto della quaglia. Facessimo meno casino sulle cazzate e un po’ più di discorsi seri ?

      Eppoi anche Renzi è andato a cena da B. Sarà espulso anche lui vero ? o no ?

  • Di pv21 (---.---.---.197) 22 ottobre 2011 20:03

    Dignità >

    Berlusconi non perde mai occasione per ripetere di essere da anni “vittima” delle trame “eversive” ordite da una magistratura “politicizzata” di sinistra.

    Non ricorda però che 21 anni fa si è avvalso, in Appello, dell’amnistia (Dpr 75/90) dopo la condanna per aver giurato il falso sulla sua iscrizione alla “eversiva” Loggia P2.
    Come non ricorda di aver confidato (1994) che “se non vado in politica mi mandano in galera e mi fanno fallire”.
    Non ricorda neppure che la sua denuncia contro i magistrati milanesi fu archiviata dal Gip di Brescia poiché risultò che le “iniziative giudiziarie avevano preceduto e non seguito la sua decisione di scendere in campo”.

    Scelte ed azioni sono “impronta” del valore e fanno l’uomo “degno” di rispetto.
    Il tempo non cancella le Voci dentro l’eclissi di uomini esempio di coerenza, rigore e impegno civile …

  • Di paolo (---.---.---.211) 24 ottobre 2011 11:09

    Evidentemente c’è ancora qualcuno che fatica a capire . Andare a "cena" con Silvio Berlusconi non è cosa normale perché Silvio non è un politico "normale" .
    Purtroppo ,cosi’ come la Lega con il federalismo ,continua l’ambigua linea di chi "dialoga" con il premier "solo e soltanto per raggiungere determinati obiettivi " .

    Non ci sono obiettivi da raggiungere tramite Berlusconi ,l’obiettivo deve essere uno solo , quello di isolare politicamente questo premier che ci sta ridicolizzando in tutto il mondo e che sta portando questo paese alla rovina .
    La "coerenza" ragazzi !!

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