Il pericoloso Populismo.
In realtà sia "populismo" che "popolare"
sono parole che hanno avuto diversi significati, dall’essere a favore del
popolo a dire cose che al popolo piace sentire.
Se uno quelle belle cose le dice ma invece fa i
suoi interessi e non quelli del popolo c’è già una parola più appropriata è :
"demagogia".
Quando Berlusconi scendeva in politica promettendo
un milione di posti di lavoro era indiscutibilmente un demago, come Mussolini,
come Peron, come tanti altri politicanti sia di destra che di sinistra, come
ormai quasi tutti.
I mass media di regime, italiani e stranieri, si
sono inventati loro e stanno imponendo un nuovo significato della parola
"populismo". Sarebbero "populisti" tutti quelli che secondo
loro usano la demagogia per arrivare anche loro al potere, non essendoci già.
Per i media
e gli opinionisti il punto essenziale per essere pericolosi populisti è proprio
il fatto di non essere organici al sistema di potere.
Infatti per loro Renzi e Berlusconi possono
tranquillamente sparare balle su come sarebbero bravi loro a fare il bene del
popolo aumentando i posti di lavoro, aumentando i servizi e abbassando le tasse,
senza mai essere etichettati come populisti.
Se però si azzarda a dirlo, o addirittura a volerlo
fare, uno che non ne ha la patente, allora quello è un pericoloso populista.
Se uno promette, ottiene consenso, va al potere,
non mantiene e si fa gli interessi suoi, per i nostri opinionisti quello è un
politico "esperto e intelligente", se invece non è corrotto dal
potere, allora è un "incapace".
Questo è il linguaggio dei nostri giornalisti
politici.