Di peggio >
VERA insidia per l’orientamento della pubblica opinione sono le CATCH News.
Ovvero quel
“frammento” di un evento (dibattito, fatto, testo ..) che viene estrapolato e
focalizzato per avvalorare la attendibilità e la valenza di un messaggio confezionato.
Chi
frequenta il web ed i social network sa che, tramite i consueti motori di
ricerca, è abbastanza facile accertare la fondatezza di una notizia, specie se
eclatante.
BEN PIU’ complicato, laborioso ed impegnativo può essere ricostruire
nella loro interezza antefatti, situazioni, modalità, ecc. di un “frammento”
selezionato e pubblicizzato al fine di suscitare da subito la curiosità e l’attenzione
e, quindi, una certa reazione e convincimento.
A mo’ di esempio.
Nei resoconti
di cronaca “primeggiano” gli aspetti più brutali, tragici o truffaldini. Di un
composito intervento e/o dibattito vengono “privilegiati” i passaggi di
attacco, critica e, magari, di offesa. E non è affatto casuale neanche la
scelta dei “termini” (verbali e/o visivi) usati.
A proposito cade a pennello il
noto gioco del “telefono senza fili” come riprova delle alterazioni, più o meno
volute, che può innescare la riproposizione di messaggi (e immagini, aggiungo).
Ripulire sia i media che il web dalle cosiddette “bufale” (fake news) è soltanto
l’avvio di una auspicabile campagna ostativa.
Ma al peggio non c’è mai fine:
restano le CATCH News.
Ergo. COLTIVARE la propria capacità critica è l’unica difesa dal rischio incombente della Pescitudine da …