TRASPARENZE >
Da
premettere è che la Legge per la selezione dei futuri Senatori è ancora tutta
da scrivere e da varare. (Al pari della nuova Legge elettorale che dovrebbe
sostituire l’Italicum)
Intanto alcuni fatti sono già accertati.
Il 26% dei
Senatori non verrà in alcun modo “prescelto” dai cittadini.
Oltre ai 5 nominati
dal Presidente della Repubblica, gli elettori di ciascuna Regione non potranno
mai “individuare” il singolo Sindaco da prediligere per il Senato.
Di più.
In
merito agli altri componenti selezionati tra i Consiglieri regionali sono giusto
dei “qualificati” esponenti del Si a sostenere, per primi, che non possono essere
“indicati” dai cittadini perché, in questo caso, anche loro avrebbero diritto
di votare la fiducia al Governo.
Non ultimo.
La durata dell’incarico di ciascuno
di detti Senatori dipenderà dalla loro “continuità” amministrativa nel rispettivo
Ente territoriale d’appartenenza. Dato che, il secondo, è un impegno saltuario
ed aggiuntivo da assolvere senza vincoli temporali ed in totale autonomia
personale.
Sintesi.
TUTTO questo dà la effettiva misura di quale ruolo e di quanto
“peso” istituzionale venga attribuito ai futuri Senatori nella loro veste di “rappresentanti”
delle varie problematiche locali. Della loro spiccata “flessibilità” operativa
nonché della vantata “trasparenza” procedurale interna e di rapporto con
l’altra Camera e il Governo.
IN REALTA’ trattasi di una soluzione davvero singolare
per superare il “nefasto” bicameralismo paritario e dare velocità/semplicità
agli attuali “farraginosi” meccanismi legislativi.
Suona tanto come seriosa “genialata”
di una casta di Primi Super Cives attenta a interessi, privilegi …