GAMBERURIA >
Tutto il
Governo è pronto ad asserire che nella recente Nota di Aggiornamento del DEF
non c’è alcuna sovrastima del PIL.
Nel merito basta ripercorrere l’andamento
delle previsioni fatte in precedenza.
Ad Aprile del 2015 il DEF indicava un
+0,7% di crescita nell’anno in corso, un +1,4% nel 2016 e un +1,5% nel 2017.
Arrivati
a Settembre le prospettive volgevano al sereno. Con 2 punti percentuali in più
sia nel 2015 (+0,9) che nel 2016 (+1,6) e nel 2017 (+1,7).
Poi, lo scorso
Aprile, di fronte alla realtà dei fatti, venivano “limate” perfino le stime di un
anno prima. Il PIL nel 2016 si fermava al +1,2% (-0,2) e nel 2017 al +1,4%
(-0,1).
ORA, stando alla “discussa” Nota di Aggiornamento, sia il PIL del 2016
(+0,8%) che del 2017 (+1%) scendono di altri 4 punti.
Sintesi.
Se di sovrastima
si tratta, è decisamente “al ribasso”.
Del resto gli eventuali effetti positivi
delle riforme varate sono di là da venire. E’ il PREMIER, in persona, a
motivare i margini d’ulteriore flessibilità richiesti in base agli ingenti costi
legati al post-terremoto e ai flussi migratori.
Per certo non è Tutta colpa di
Carosello se piovono previsioni di crescita a mo’ di spot ...