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Una chiacchierata con lo scrittore Gaetano Barreca su una generazione in fuga

Di (---.---.---.17) 15 marzo 2015 11:56

Ballottoliere >


Dai resoconti in circolazione si desume che la “Buona Scuola” (pensata da Renzi) si baserà su presupposte capacità organizzative e previsionali dei Presidi d’istituto tali da fare invidia a qualsiasi manager d’azienda. A cominciare dalla gestione della forza Docente.


In concreto.

Gli oltre 100mila immessi a ruolo, fin dal prossimo settembre, faranno parte degli Albi territoriali redatti dagli Uffici Scolastici Regionali.

Nel rispetto dei margini di flessibilità (?) loro concessi, i singoli Presidi, in conformità al proprio Piano Triennale, potranno “individuare” ed ottenere tutti i Docenti necessari per coprire ogni esigenza didattica.

Saranno così evitate le classi troppo numerose e il ricorso a insegnanti “supplenti”.


Da notare però che i Presidi non sono stati finora interpellati per la “formazione” dei suddetti Albi Regionali. Così come nulla viene indicato su come sopperire alle imprevedibili quanto problematiche “assenze” sopravvenute di vari Docenti.


A parte gli esiti del prossimo dibattito parlamentare, è dato risaputo che un fondato giudizio sull’effettiva validità-funzionalità dell’ennesima nuova riforma potrà maturare solo dopo almeno un anno di operatività.


Non contano i proclami e gli annunci del giorno prima.

Vedansi le remunerazioni del merito (chiave di volta di Renzi) che sono scemate dai 2/3 a 1/20 del corpo Docente.

Più volte abbiamo visto e sperimentato sul campo la valenza di decantate Crociate Ministeriali


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