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Il suprematismo cristiano (anche) in Michele Serra

Di Persio Flacco (---.---.---.183) 14 dicembre 2014 01:01

39 il 13 dicembre 12:06 ha scritto: "Ma soprattutto, se [l’immigrato] viene qui, non deve dire a me quello che devo fare"

Nel caso in discussione la diatriba non è nata a causa dell’iniziativa di qualche immigrato bensì a causa della presa di posizione del preside della scuola: un talebano laicista che ha proibito il presepe in nome di una balzana interpretazione della laicità dello stato.
Secondo il preside lo stato appartiene ad un astratto cittadino privo di identità culturale: un autoritario signor nessuno che si arroga il diritto di tenere fuori dai luoghi pubblici i cittadini reali, che invece una loro identità culturale e/o religiosa la hanno.

Io non ho notizia di musulmani o di buddisti o di ebrei o altro che hanno protestato per qualche processione al santo patrono in qualche paese d’Italia. A creare problemi sono quelli come quel preside, che in nome di un malinteso laicismo o, peggio ancora, di un melenso e ipocrita senso del politicamente corretto, attribuiscono alle minoranze culturali o religiose un fastidio che esse non hanno, o che comunque non manifestano.
Ed è normale che sia così. Chi manifesta fastidio per le diversità altrui: sia che appartenga alla maggioranza sia che appartenga a qualche minoranza, è un intollerante che farebbe bene a stare al suo posto.


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