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I pifferai di Hamelin dell’uscita dall’Euro

Di (---.---.---.30) 15 novembre 2014 14:16

Caro Paolo.

nessuno nega quello che tu lamenti riguardo agli anni passati: assistenzialismo, privilegi, corruzione e superficialità. E l’ho scritto: se avessimo avuto uno Stato migliore, adesso saremmo i primi d’Europa, con o senza euro.

Ma tu sbagli dicendo che le ragioni della crisi sono dovute a vent’anni di errori della classe dirigente. La crisi è venuta da fuori, si è sommata alla nostra inettitudine, ed è stata definivamente consacrata dall’euro.

Allora, basta piagnistei. Diamoci da fare, dici tu. Bene, proponi una ricetta; io l’ho fatto, ma tu i tuoi argomenti contrari non li spieghi: sai solo dire "non risolverebbero il problema anzi peggiorerebbero la situazione". Prego, fai un’analisi; io l’ho fatta, e ho dimostrato che una moneta nazionale è vantaggiosa. Fai due conti, e dimostra il "tuo" rovescio della medaglia. Secondo me non sei in grado.

Tutto questo non lo dico per talebaneria, e soprattutto sono cosciente del fatto che abbiamo in Italia molti problemi da risolvere. MA NON ABBIAMO ABBASTANZA TEMPO per quelli. L’ho scritto in precedenza, e lo ribadisco: una moneta sotto il controllo dello Stato è l’unica via d’uscita, e ricorda che l’Italia non è l’Argentina. Sai come si risolvono i problemi, vero? Facendo simulazioni su scenari possibili, e scegliendo quello più vantaggioso. Paolo: finiscila di dire "questo non va bene" e "quello non va bene". Datti da fare, ne sei capace. Per cominciare, definisci esattamente perché non va bene uscire dall’euro; sarebbe meglio di niente.

Ciao,

Gottardo


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