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Dalla democrazia alla "mignottocrazia". Veronica Lario non ci sta e divorzia

Di malatempora (---.---.---.178) 3 maggio 2009 15:54

Una rapida risposta per briante che si lamentava della mancanza di argomenti più interessanti. Il nostro premier ha vinto le elezioni e raccoglie tanti consensi tra la gente anche con queste cose, il gossip non è banalità e sciocchezze come tanti pensano.L’immagine di Berlusconi si è formata grazie a queste cose; tra i tanti suoi difetti un pregio bisogna riconoscergli, quello di aver saputo utilizzare i mass-media e come solleticare gli istinti più bassi di un’ampia fetta del popolo italiano, consentendogli di vincere le elezioni in modo schiacciante.Non è casuale che anche Mussolini abbia giocato su queste cose,attraverso un populismo di facciata che però gli permise di raggiungere i suoi obiettivi. Tuttavia gli interessi che proteggeva erano ben altri, quelli degli agrari e dei grupppi industriali e finanziari; lo stesso dicasi di Berlusconi anche se con qualche leggera differenza. Entrambi con la smania del consenso da ottenere a tutti i costi.Poi una risposta per Rocco Pellegrini, oggi non esistono più la censura o il divieto di esprimere le proprie opinioni ma metodi più sottili che passano attraverso il controllo dei mass-media più importanti. Non ti pubblico, non ti permetto di parlare in televisione, sei invisibile. Qualcuno dirà: esiste internet ma tra la babele di informazioni che vomita tutti i giorni, distinguere quella buona dalla cattiva richiede un impegno non da poco e riguarda una minoranza di utenti particolarmente impegnati e culturalmente preparati. Sul commento di un certo Alberto, c’è poco da dire, rappresenta bene quello che è diventata l’Italia oggi: il qualunquismo all’ennesima potenza e l’ignoranza della storia.


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