Passo falso >
Recessione più deflazione. La
mistura più letale per il tenore di vita di una comunità. I consumi frenano in vista
di prezzi in calo. Una rincorsa al ribasso che toglie il fiato ai produttori. Il
mercato interno vira verso i beni essenziali e prende vigore la pratica del
baratto. Con le peggiori conseguenze sull’occupazione.
Uno scenario devastante
che, purtroppo, non appare più così tanto assurdo.
Al di là dei quotidiani appelli
al coraggio,all’ impegno e fiducia, il governo RENZI persiste nel fare conto
sui 300 miliardi della UE e sui 200 di Draghi. Risorse da “agguantare” ben prima
dei salvifici effetti attesi dalle riforme dei “mille giorni”.
Venendo al
concreto.
Il tempo sta ormai scadendo.
Quando a crescere è solo il Debito, i
margini di “flessibilità” li ha in mano il creditore che detta l’agenda di
rientro.
Con i tagli di spesa si arriva solo a riequilibrare pro tempore il bilancio.
Un passo falso, se non “sostenuto” da nuovi investimenti e più potere
d’acquisto.
Senza crescita le riforme pioveranno su un paese già “cambiato”, in
peggio.
Ovvero. Dopo 200 giorni di governo è l’economia che aspetta lo choc.
Non si esce dalla crisi con le performance da teatrino di Pantomima e
Rimpiattino …