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Cinquestelle: l’inizio della fine

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 2 giugno 2014 12:48
Fabio Della Pergola

No, evidentemente, il modo di Grillo e accoliti di analizzare la sconfitta elettorale non mi sembra né realistico né portatore di nuove possibilità "a sinistra". Al contrario mi sembra che l’insistenza per una convergenza con l’UKIP di Farage sposti il M5S a destra (forse per cannibalizzare i voti dei berlusconiani alla frutta). Quindi nessuna chance.
Ma questo non toglie che l’elettorato sia altra cosa dal "partito" e che non tutti gli esponenti M5S concordino con Grillo e Casaleggio (vedi gli espulsi e un tot di dissidenti). La mia attenzione è concentrata su di loro, non sui talebani con i quali non andrei nemmeno a cena.

Del futuro possiamo ipotizzare quello che dice lei, ma anche che la destra si ricmpatti e tolga spazio al centro al PD e il PD si sposterà più a sinistra. A quel punto il M5S avrà meno praterie in cui muoversi; senza però farsi illusioni che tutto si sgonfi come con l’Uomo Qualunque. Quello non aveva alle spalle 70 anni di partiti deludenti, ma "solo" il sogno infranto di un regime sconfitto.


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