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Agricoltura bio: viticoltore finisce in tribunale perché non vuole usare pesticidi

Di GeriSteve (---.---.---.93) 24 febbraio 2014 23:27

il messaggio del viticoltore Giboulot è molto bello e convincente ma...

Ma c’è una cosa che è decisamente sbagliata: il non ascoltare e il non essere disposti a discutere le ragioni dell’altro. E’ quello che ha fatto il prefetto imponendo a tutti i viticoltori di effettuare quel trattamento, ma sembra che sia anche ciò che ha fatto Giboulot non effettuando quel trattamento e esponendo soltanto dopo le sue ragioni.
La cosa giusta e razionale sarebbe stata aprire prima un dibattito-confronto su come prevenire quell’infestazione.
Aggiungo due osservazioni:
Secondo me è giusto che la libertà decisionale di un singolo coltivatore possa essere limitata per impedire il diffondersi di una infestazione.
Però, se è vero che la cicalina si sta diffondendo dagli anni cinquanta e raggiunge zone in cui non era endemica, questo dimostra che l’avvelenamento con il Pyrevert attuato da oltre sessant’anni non è efficace, quindi il costo/beneficio del suo uso è alto e quindi le tesi di Giboulot sembrano fondate, mentre quella prevenzione appare inefficace.
GeriSteve


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