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Erich Priebke: la morte sfruttata dalla propaganda di Stato

Di paolo (---.---.---.124) 21 ottobre 2013 10:02

Per una volta non sono d’accordo con te cara Emilia .
E’ vero che certe manifestazioni lasciano il tempo che trovano e possono anche essere strumentalizzate .Non ci piove.

Ma al netto di questo rimane il fatto che la salma di questo orrendo macellaio che mai ha mostrato un segno di pentimento ,ipocritamente trattato con indulgenza in primis dalle Istituzioni , non poteva e non doveva essere tumulata sul suolo italiano .
Prima di tutto perché certe responsabilità vanno oltre la morte , e qui non mi trovo d’accordo con te , in questi casi non vale la livella di Totò ,poi perché c’era il rischio che diventasse luogo di culto per tutti gli squinternati con la croce uncinata in circolazione.
Siccome c’era il sospetto che i suoi avvocati e gli ambienti di estrema destra , ceneri o non ceneri , volessero proprio questo (peraltro bellamente scaricato dalla stessa Germania) , bene hanno fatto cittadini e i media ad opporsi e a darne pubblica dimostrazione . Perché una cosa certa è che delle nostre istituzioni non c’è per nulla da fidarsi .

Se poi proprio vogliamo dirla tutta ,a mio avviso l’unico luogo in cui destinare la salma , con buona pace di chi mi ha criticato , giudicando l’ipotesi surreale e moralmente becera , sarebbe stata una discarica pubblica .Un atto simbolico per eliminare dal contesto umano i resti di colui che è stato una bestia comandato da bestie come lui .
Su certi principi non vale né la pietas umana né il buonismo peloso per magari conquistarsi il Paradiso ( non mi sto certamente riferendo a te ma ad articoli di questo tenore anche su questo blog) , ma neppure vale il normale senso civico che so quanto ti sta a cuore.
Su queste cose io sono cattivo ,molto cattivo e siccome non temo l’inferno dico che ci vuole il rigore assoluto , senza compromessi di sorta.
ciao


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