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7 anni a Berlusconi: una vittoria dal retrogusto amaro

Di (---.---.---.58) 26 giugno 2013 16:08
Lo sa che il suo linguaggio - con quell’uso approssimativo di parole quali "popolo", "magistratura", "istituzioni", "sistema" - è tutto fuorché quel cambiamento che lei spera possa avvenire ad un generico "noi" senza identità? Per dirla in altre parole: il suo è il linguaggio dell’antipolitica buona per gli zappatori, o per governare un paese teledipendente come l’Italia. Ci tengo a dirlo perché lei non mi sembra berlusconiano, ma usa, volente o nolente, il suo stesso linguaggio.
Ci tengo a chiarire, visto il delicatissimo argomento, che il mio giudizio è riferito solo allo stile e ai contenuti del vostro editoriale.

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