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Finanziamento ai partiti: un paese geneticamente avverso alla competizione

Di (---.---.---.161) 3 giugno 2013 16:45

...è un parassita che sta portando a morte l’organismo ospite e forse è consapevole di ciò, ma non può comportarsi diversamente, e quindi procede verso la perdizione. "

Mai mi è capitato di leggere definizione più appropriata della casta parassita dei politici italiani, unica notazione: ci toglierei il " forse" perché sanno quello che stanno facendo, ma accecati dal proprio tornaconto personale marciano imperterriti verso il disastro..

Stiamo per passare dal finanziamento pubblico dei partiti al FINANZIAMENTO OBBLIGATORIO da parte dei cittadini dei parassiti con il sistema del due per mille e la attribuzione proporzionale ai partiti del 2 per mille di quanti non esprimono preferenze partitiche.

Inoltre, lo Stato rientra dalla finestra perché, con gli sgravi fiscali accordati a chi va oltre il due per mille, finanzia i partiti. (se io do cento e posso dedurre 40 dalle tasse significa che il 40 che comunque va ai partiti lo mette lo Stato con il suo bilancio.

Un ceto politico che è nato nel 1861 con queste caratteristiche: Corruzione, rapporti con mafie e massonerie deviate, rifiuto di sottostare ai controlli di legalità sul proprio operato, rifiuto del principio di responsabilità per gli atti compiuti, raccolta del consenso mediante lo strumento clientelare e una ferrea regola dell’appartenenza.

Ad ogni crisi di regime è apparso un demagogo, masaniello o presunto Savonarola (Mussolini, G. Giannini, Berlusconi) che ha sfruttato per il proprio potere personale il risentimento dei cittadini che da sempre sanno cos’è la casta dei politici italiani.

Oggi abbiamo la ditta Grillo/Casaleggio che se dovesse vincere contro PD - PDL farebbe molto peggio di questi due. Ci porterebbe al definitivo disastro.

MA COME DOBBIAMO FARE PER LIBERARCI ???


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