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I siciliani devono svegliarsi?

Di mauro bonaccorso (---.---.---.138) 19 marzo 2009 20:46
 
Ti ringrazio per la risposta, ma forse non sono stato abbastanza chiaro, mi riferisco all’arricchimento di quel signore, che sembra sia avvenuto con modalità alquanto dubbie, dato che il suo rapporto con personaggi di un certo “spessore” sono di gran lunga precedenti ai suoi agganci politici. Il grande giornalista Indro Montanelli, del quale non condividevo l’orientamento politico, ha affermato che il novello duce gli ha riferito di essersi impegnato in politica, in prima persona, proprio per salvarsi dalle sue vicende giudiziarie. Insomma, sembra che Berlusconi abbia fatto affari con mafiosi e da li arrivano gran parte delle sue ricchezze. Ebbene, forse siamo governati da un mafioso che è riuscito a convincere gli italiani di essere una vittima delle “toghe rosse”.
 
Lo stato non deve dare lavoro ma creare le condizioni di sviluppo per favorire le attività imprenditoriali che nascono e si sviluppano nel contesto sociale. Dal dopoguerra ad oggi sono stati molti i mezzi di emancipazione sociale ma è la popolazione che deve decifrare i messaggi, a volte ambigui che vengono utilizzati proprio per disinformare. Allora l’intelligenza, che spesso esportiamo come quella di Alessandra Lanzara, solo per fare un nome recente, a cosa ci serve se poi continuiamo a piangerci addosso perché lo stato ci ignora.
Fare impresa in Sicilia è più difficile per i motivi che tutti sappiamo ma non possiamo pretendere un carabiniere davanti a tutti i negozi o attività commerciali per essere difesi da una criminalità che spesso tolleriamo se non addirittura alimentiamo con comportamenti quantomeno discutibili.
 
Poi io e te facciamo la fila in un ufficio pubblico, non cerchiamo l’amico per un certificato, perché sappiamo che è un nostro diritto ottenerlo, votiamo ideologicamente perché non ci facciamo corrompere per un buono benzina o un paio di scarpe o per nessun altro motivo, sosteniamo esami all’università senza farci raccomandare, facciamo concorsi senza l’appoggio di un padrino, educhiamo i nostri figli alla vera legalità, guidiamo l’automobile rispettando i pedoni e gli altri automobilisti e l’elenco potrebbe continuare, ma quanti siciliani lo fanno?
Un saluto
Mauro Bonaccorso
 

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