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“Poi vennero a prendere gli evasori fiscali, e fui contento”. Sull’intervento di Ingroia a Ballarò

Di (---.---.---.135) 30 gennaio 2013 20:05

Detto subito che il monologo brechtiano è eccessivo, fosse solo perchè si è "logorato" a forza di usarlo ovunque, personalmente assumo l’atteggiamento che avevo riguardo le intercettazioni: se non ho niente da nascondere, di cosa mi devo preoccupare? 

Se i miei guadagni mi permettono lecitamente di comprare un’automobile, un gommone, un orologio, o qualsiasi altra cosa, qual’è il problema, se posso dimostrarlo?...Altro è fare il portiere di uno stabile e girare col cayenne! Senza voler criminalizzare la categoria, tra cui ci sono carissimi amici.
Piuttosto sembra, da quanto si legge nell’articolo, che si voglia gonfiare una polemica perniciosa, o meglio, nascondere quel vizietto che ci connota come italiani, per il quale chi può si arrangia, fa uso di furbizia volpina che va a scapito della comunità. Sarebbe piuttosto ora di dire che le tasse, comunque, vanno pagate, da tutti, e partendo dall’alto delle categorie sociali, non dal basso.

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