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Catalogna, ovvero come la (Dis)Unione Europea ci ha portato dal sogno dell’integrazione al pericolo del secessionismo

Di (---.---.---.26) 28 novembre 2012 15:25

Conosco abbastanza la situazione catalana e mi sembra che la propaganda indipendentista si sia concentrata molto sulla questione finanziaria. D’altronde la Catalunya è un po’ come la nostra Lombardia, popolata da tantissimi immigrati meridionali per cui, le ragioni culturali da sole, non sono sufficienti per prendere in considerazione l’indipendenza. Tuttavia, in questo modo si rischia di ridurre la questione ad un cinico calcolo monetario.

Anche a livello europeo esiste lo stesso problema, secondo me, è causato dalla generale mancanza di una consapevolezza, da parte dei cittadini, della propria appartenenza ad un’entità più grande del proprio paese/nazione. Una specie di "provincialismo" (passatemi il termine improprio) che l’austerity e la crisi economica alimentano, insieme alla brutta immagine di un’Europa vista solo come una gabbia finanziaria. 
Non se ne esce se non si riforma l’Unione in senso più politico e solidale. 
I cittadini devono percepire un vantaggio nel sentirsi parte dell’Europa, altrimenti, prima o poi, tutti noi penseremo che è meglio uscirne. 


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