Possiamo dire che forse fu un’operazione dai metodi spicci, ma non paragonerei questa vicenda a quella della Diaz. I brigatisti di via Fracchia non erano dei pacifisti gandhiani, erano feroci terroristi che si erano macchiati di crimini efferati, avevano ucciso giudici e carabinieri, e un anno prima avevano abbattuto senza pietà un operaio comunista, Guido Rossa, "colpevole" di aver denunciato le infiltrazioni terroristiche in fabbrica. Certo sarebbe stato meglio prenderli vivi, ma siccome fino a prova contraria a sparare per primi furono loro, quasi uccidendo un maresciallo, direi che la reazione, anche se un po’ sproporzionata, fu giustificata. La società credo non abbia perso chissà quali contributi con la perdita di questi assassini