Paolo, a me risulta invece che a Fukushima un terremoto abbia mandato in crisi gravissima più centrali.
E’ vero che il terremoto, togliendo la corrente, ha fermato le pompe del liquido di raffreddamento e che quelle di riserva sono state rese inutilizzabili dallo tsunami... ma è del tutto normale che le catene causali siano lunghe e intersecate. La sintesi è che il terremoto le ha portate a rischio di fusione e/o di esplosione e ha irreversibilmente contaminato la popolazione e la zona.
E’ per questo che, in tutto il mondo tranne che in Giappone, si è sempre garantito che non si sarebbero costruite centrali in zone di serio rischio sismico.
Fra l’altro in Italia c’è un precedente, non ricordo dove: una centrale costruita e mai entrata in funzione per (successivamente) accertato rischio sismico.