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L’Italia nel mondo ai tempi della "neopolitica", fra nuove ambizioni e antiche diffidenze

Di David Incamicia (---.---.---.40) 15 marzo 2012 11:41
David Incamicia

Concordo con te. E da pessimo utopista confido ancora nella lungimiranza del vecchio continente di passare, non in chiave antiamericana, da un’unione monetaria a dei veri e propri Stati Uniti d’Europa con una difesa ed una piattaforma politica comuni. Fin quando prevarranno gli interessi economici particolari e i singoli stati, specie quelli più "problematici" come l’Italia, non avranno la forza di risolvere le proprie storture morali e civili il declino complessivo dell’U.E. sarà tuttavia inarrestabile. Voglio solo chiarire che quando nel post faccio riferimento al ruolo militare del nostro Paese voglio intendere la sua capacità di concorrere da protagonista alle azioni tese a mantenere gli equilibri nelle aree più instabili del mondo, certamente anche in chiave utilitaristica (Libia docet).


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